REINHARDT DOTSCHY :  PANI SINDHU  (GALILEO)

La giovane chitarrista e cantante Dotschy Reinhardt presenta il suo nuovo album intitolato Pani Sindhu, un originale progetto in cui Dotschy esplora le radici e le mille sfaccettature della musica Rom e della cultura del popolo Sinti. Un sogno a lungo accarezzato è diventato realtà con la realizzazione di questo album spiega la stessa Dotschy. Il lavoro di ricerca per questo cd si è rivelato un viaggio emozionante nella storia dei Sinti, a cominciare dalla loro avventurosa migrazione dall'India all'Europa. La loro storia misteriosa è un dilemma per molti Sinti di oggi. Consciamente o inconsciamente si sono messi alla ricerca di tracce e cimeli della loro storia movimentata che li possano collegare alla loro terra d'origine. Per quanto mi riguarda, appena intrapreso questo viaggio avventuroso ho già scoperto le tracce delle mie radici indiane, prima di tutto nel linguaggio. Di conseguenza, quasi tutti i testi sono scritti in romanes. Cercando di evitare parole in prestito per quanto possibile, ho scoperto una grande varietà di termini che non solo sono presenti nell'urdu indo-iraniano così come nel romanes, ma che anche hanno lo stesso significato. Oltre mille anni fa i Sinti hanno lasciato la regione del Sindh in India e la vera ragione del loro esodo è ancora sconosciuta. Oggi, il Regno di Sindh si trova in Pakistan, dove molte persone si definiscono Sindhi. Il fiume Sindhu, meglio noto come Indo, ha dato il nome alla regione. Il fiume è anche una metafora per il mio album in quanto mi conduce in tempi e luoghi diversi, fino a quando non si dissolve in pura bellezza. Il risultato di questo viaggio è un album difficilmente catalogabile in cui risuonano atmosfere e sonorità diverse che vanno dal jazz alla musica tradizionale indiana, passando per le mille anime musicali del mediterraneo.
REINHARDT DOTSCHY
PANI SINDHU
GALILEO - CD: GMC 49
La giovane chitarrista e cantante Dotschy Reinhardt presenta il suo nuovo album intitolato "Pani Sindhu", un originale progetto in cui Dotschy esplora le radici e le mille sfaccettature della musica Rom e della cultura del popolo Sinti. "Un sogno a lungo accarezzato è diventato realtà con la realizzazione di questo album" spiega la stessa Dotschy. "Il lavoro di ricerca per questo cd si è rivelato un viaggio emozionante nella storia dei Sinti, a cominciare dalla loro avventurosa migrazione dall'India all'Europa. La loro storia misteriosa è un dilemma per molti Sinti di oggi. Consciamente o inconsciamente si sono messi alla ricerca di tracce e cimeli della loro storia movimentata che li possano collegare alla loro terra d'origine. Per quanto mi riguarda, appena intrapreso questo viaggio avventuroso ho già scoperto le tracce delle mie radici indiane, prima di tutto nel linguaggio. Di conseguenza, quasi tutti i testi sono scritti in romanes. Cercando di evitare parole in prestito per quanto possibile, ho scoperto una grande varietà di termini che non solo sono presenti nell'urdu indo-iraniano così come nel romanes, ma che anche hanno lo stesso significato. Oltre mille anni fa i Sinti hanno lasciato la regione del Sindh in India e la vera ragione del loro esodo è ancora sconosciuta. Oggi, il Regno di Sindh si trova in Pakistan, dove molte persone si definiscono Sindhi. Il fiume Sindhu, meglio noto come Indo, ha dato il nome alla regione. Il fiume è anche una metafora per il mio album in quanto mi conduce in tempi e luoghi diversi, fino a quando non si dissolve in pura bellezza". Il risultato di questo viaggio è un album difficilmente catalogabile in cui risuonano atmosfere e sonorità diverse che vanno dal jazz alla musica tradizionale indiana, passando per le mille anime musicali del mediterraneo.
anche disponibiliemissione del 16 Aprile 2012