Nel 1999 una società di produzione aveva bisogno di un cantante portoghese di fado per una produzione televisiva austriaca da registrare a Marrakesh. Il direttore musicale del programma, il noto artista e impresario viennese André Heller, aveva una particolare cantante in mente: molti anni prima, aveva sentito una cantante cieca di strada, una donna la cui voce lo aveva commosso così profondamente che si era fissata nella sua memoria da allora. La ricerca fu un lavoro difficile, da detective, ma alla fine la donna fu trovata, il suo nome era Dona Rosa. Nata nel 1957 da una famiglia povera, Dona Rosa è diventata cieca all'eta di quattro anni a causa di un grave caso di meningite. Diventata maggiorenne ha lasciato la sua famiglia e si è unita ad altri ciechi mendicanti imparando rapidamente a guadagnarsi da vivere nelle strade di Lisbona. La sua splendida voce è diventata il suo mezzo di sostentamento e ben presto Dona Rosa è diventata una protagonista dei vicoli di Lisbona, finché l'incontro nel 1999 con André Heller non l'ha portata alla ribalta internazionale. "Sou Luz", il suo ultimo cd, mette in luce la sua voce straordinaria sostenuta da ricchi arrangiamenti strumentali. Brani toccanti come "Beija Flor" e "Lago de Ontem" sono stati scritti dai fratelli Raul e José Abreu. Mentre Raul è stato per molti anni fedele accompagnatore di Dona Rosa come chitarrista e compositore, José è l'autore dei testi. Ballate meravigliose come "Asa de Anjo" e "Retrato", con i loro struggenti arrangiamenti orchestrali, sono tra le gemme di questo cd. |
