ELSAFFAR AMIR :  ALCHEMY  (PI RECORDINGS)

Alchemy è il nuovo eccellente capitolo della continua ricerca in chiave jazz dei sistemi tonali delle diverse tradizioni mediorientali del trombettista Amir ElSaffar. Recentemente insignito del prestigioso Doris Duke Performing Artist Award, ElSaffar ha vissuto principalmente in Egitto nell'ultimo anno, assorbendo ancora più profondamente il linguaggio musicale arabo e mediorientale. Tuttavia, diversamente dai tre suoi precedenti album per la new-yorkese Pi Recordings - Two Rivers del 2007 ed Inana del 2011 incentrati per forma strutturale e strumentazione utilizzata ai maqam della tradizione irachena; Radif Suite del 2009, insieme al sassofonista Hafez Modirzadeh, che utilizza un sistema musicale specificamente creato per l'occasione - Alchemy vede ElSaffar impegnato in un classico quintetto jazz caratterizzato da sonorità distillate attraverso il suo personale vocabolario armonico, profondamente influenzato da microtonalità e maqam. Il quintetto è composto da alcuni dei migliori improvvisatori new-yorkesi: John Escreet è un innovativo ed avventuroso pianista che ha già pubblicato sei album a suo nome; il bassista François Moutin, con il suo impareggiabile virtuosismo, leader del Moutin Reunion Quartet; il batterista Dan Weiss che, oltre ad essere leader del suo trio, suona regolarmente con Lee Konitz, Rudresh Mahanthappa, Miguel Zenon, Dave Binney e mille altri; Ole Mathisen, tenorsassofonista vero maestro delle sonorità microtonali. Anche se la musica di ElSaffar si basa sui sistemi tonali più antichi del genere umano, il trombettista è sempre alla ricerca di sonorità mai sentite e di accordi mai utiizzati, il tutto mentre conduce la musica jazz verso nuovi, inesplorati, territori.
ELSAFFAR AMIR
ALCHEMY
PI RECORDINGS - CD: PI 51
"Alchemy" è il nuovo eccellente capitolo della continua ricerca in chiave jazz dei sistemi tonali delle diverse tradizioni mediorientali del trombettista Amir ElSaffar. Recentemente insignito del prestigioso Doris Duke Performing Artist Award, ElSaffar ha vissuto principalmente in Egitto nell'ultimo anno, assorbendo ancora più profondamente il linguaggio musicale arabo e mediorientale. Tuttavia, diversamente dai tre suoi precedenti album per la new-yorkese Pi Recordings - "Two Rivers" del 2007 ed "Inana" del 2011 incentrati per forma strutturale e strumentazione utilizzata ai maqam della tradizione irachena; "Radif Suite" del 2009, insieme al sassofonista Hafez Modirzadeh, che utilizza un sistema musicale specificamente creato per l'occasione - "Alchemy" vede ElSaffar impegnato in un classico quintetto jazz caratterizzato da sonorità distillate attraverso il suo personale vocabolario armonico, profondamente influenzato da microtonalità e maqam. Il quintetto è composto da alcuni dei migliori improvvisatori new-yorkesi: John Escreet è un innovativo ed avventuroso pianista che ha già pubblicato sei album a suo nome; il bassista François Moutin, con il suo impareggiabile virtuosismo, leader del Moutin Reunion Quartet; il batterista Dan Weiss che, oltre ad essere leader del suo trio, suona regolarmente con Lee Konitz, Rudresh Mahanthappa, Miguel Zenon, Dave Binney e mille altri; Ole Mathisen, tenorsassofonista vero maestro delle sonorità microtonali. Anche se la musica di ElSaffar si basa sui sistemi tonali più antichi del genere umano, il trombettista è sempre alla ricerca di sonorità mai sentite e di accordi mai utiizzati, il tutto mentre conduce la musica jazz verso nuovi, inesplorati, territori.
anche disponibiliemissione del 30 Settembre 2013