CAGE JOHN :  MV 08 - SIXTY-EIGHT/PIANO CONCERTO  (COL-LEGNO)

Per ciascuna delle composizioni per pianoforte preparato, John Cage creava una specifica tabella che definiva nei minimi dettagli le corde da preparare, i materiali da utilizzare e le manipolazioni che dovevano essere effettuate nella preparazione dello strumento. Nel Concerto for Prepared Piano and Chamber Orchestra (1951) sono in totale 53 i toni della tastiera che devono essere preparati ed in questo caso Cage stesso rimase stupito dalla complessità della preparazione che prevedeva, tra l'altro, l'ampliamento dello spettro sonoro attraverso un ponte extra installato nello strumento che consentisse la generazione di microtoni. Considerando le tabelle ed il rigoroso trattamento dell'orchestra, la composizione si avvicina molto al serialismo, ma non ne fa mai parte perché gli eventi sonori specifici erano difficili da prevedere a causa della complessa preparazione dello strumento. In Sixty-Eight (1992) che, come molti altri lavori di Cage, prende il nome dal numero dei musicisti, tutte le dimensioni del suono sono lasciate alla decisione dei musicisti, ma devono tuttavia tener conto della struttura temporale decisa da Cage che in questo caso usa la tecnica dell'alea controllata (la libertà di espressioni del musicista è limitata da alcuni parametri). L'ottavo album della serie Musica Viva di casa Col-Legno, MV 08 - Sixty-Eight/Piano Concerto documenta l'interpretazione di Robert Regos insieme all'Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese di due magistrali opere del geniale compositore americano.
CAGE JOHN
MV 08 - SIXTY-EIGHT/PIANO CONCERTO
COL-LEGNO - CD: WWE 20088
Per ciascuna delle composizioni per pianoforte preparato, John Cage creava una specifica tabella che definiva nei minimi dettagli le corde da preparare, i materiali da utilizzare e le manipolazioni che dovevano essere effettuate nella preparazione dello strumento. Nel "Concerto for Prepared Piano and Chamber Orchestra" (1951) sono in totale 53 i toni della tastiera che devono essere preparati ed in questo caso Cage stesso rimase stupito dalla complessità della preparazione che prevedeva, tra l'altro, l'ampliamento dello spettro sonoro attraverso un ponte extra installato nello strumento che consentisse la generazione di microtoni. Considerando le tabelle ed il rigoroso trattamento dell'orchestra, la composizione si avvicina molto al serialismo, ma non ne fa mai parte perché gli eventi sonori specifici erano difficili da prevedere a causa della complessa preparazione dello strumento. In "Sixty-Eight" (1992) che, come molti altri lavori di Cage, prende il nome dal numero dei musicisti, tutte le dimensioni del suono sono lasciate alla decisione dei musicisti, ma devono tuttavia tener conto della struttura temporale decisa da Cage che in questo caso usa la tecnica dell'alea controllata (la libertà di espressioni del musicista è limitata da alcuni parametri). L'ottavo album della serie Musica Viva di casa Col-Legno, "MV 08 - Sixty-Eight/Piano Concerto" documenta l'interpretazione di Robert Regos insieme all'Orchestra Sinfonica della Radio Bavarese di due magistrali opere del geniale compositore americano.
anche disponibiliemissione del 07 Gennaio 2014