LEANDRE JOELLE :  LES DOUZE SONS  (NATO)

Les Douze Sons è stato il primo album in gruppo della contrabbassista Joelle Leandre, musicista che si è imposta nel mondo dell'improvvisazione grazie ad una libertà creativa ed un'abilità tecnica davvero straordinarie. La registrazione dell'album è stata effettuata nel giugno del 1983 al teatro di Dunois, in Francia. In questo progetto Joelle Leandre è in compagnia di eccellenti musicisti come Barre Phillips, Ernst Reijseger, George Lewis, Derek Bailey, Irene Schweizer e Annick Nozati, oltre al suo piccolo cane Biscotte che pure farà la sua apparizione canora. Il titolo Les Douze Sons non è certo casuale: da una parte è un omaggio alla musica dodecafonica di Arnold Schoenberg, ma dall'altro annuncia i dodici ritratti sonori che compongono l'album stesso. Il filo rosso che unisce tutta la carriera di Joelle Leandre è l'umorismo che ritroviamo in Ballade de Chien in cui insieme a Phillips e Lewis fa il suo ingresso da cantante il cane Biscotte. L'album è inoltre ricco di allusioni ad altri compositori come Trio en Forme de Bagatelle che ricorda Erik Satie, mentre Pavane colpisce per la sua esuberanza e Cadenza Rare per un lirismo astratto e molto raffinato. In Les Douze Sons la musica è dominata dagli strumenti a corda ed è energica, sottile, tinta d'umorismo, teatrale e senza dubbio affascinante.
LEANDRE JOELLE
LES DOUZE SONS
NATO - CD: NATO 82
"Les Douze Sons" è stato il primo album in gruppo della contrabbassista Joelle Leandre, musicista che si è imposta nel mondo dell'improvvisazione grazie ad una libertà creativa ed un'abilità tecnica davvero straordinarie. La registrazione dell'album è stata effettuata nel giugno del 1983 al teatro di Dunois, in Francia. In questo progetto Joelle Leandre è in compagnia di eccellenti musicisti come Barre Phillips, Ernst Reijseger, George Lewis, Derek Bailey, Irene Schweizer e Annick Nozati, oltre al suo piccolo cane Biscotte che pure farà la sua apparizione canora. Il titolo "Les Douze Sons" non è certo casuale: da una parte è un omaggio alla musica dodecafonica di Arnold Schoenberg, ma dall'altro annuncia i dodici ritratti sonori che compongono l'album stesso. Il filo rosso che unisce tutta la carriera di Joelle Leandre è l'umorismo che ritroviamo in "Ballade de Chien" in cui insieme a Phillips e Lewis fa il suo ingresso da cantante il cane Biscotte. L'album è inoltre ricco di allusioni ad altri compositori come "Trio en Forme de Bagatelle" che ricorda Erik Satie, mentre "Pavane" colpisce per la sua esuberanza e "Cadenza Rare" per un lirismo astratto e molto raffinato. In "Les Douze Sons" la musica è dominata dagli strumenti a corda ed è energica, sottile, tinta d'umorismo, teatrale e senza dubbio affascinante.
anche disponibiliemissione del 09 Marzo 2015