Nella concezione artistica del giovane e talentuoso compositore friulano Simone Movio gioca un ruolo importante il pensiero del filosofo tedesco Walter Benjamin secondo il quale nell'arte forma e contenuto sono inseparabili. La musica di Movio è allo stesso tempo dentro e fuori, in essa si sovrappongono le più delicate trame sonore ed uno schema ingegnoso di elementi ripetuti che drappeggiano un nucleo. In questo senso "Tuniche", il titolo scelto dal compositore per il suo ultimo album, indica un abito semplice, qualcosa che allo stesso copre e dà forma. "Tuniche" rappresenta per Movio anche la manifestazione fisica di un'esperienza mentale o addirittura spirituale, cioè l'immagine provvisoria, ma necessaria, di quello che può essere vissuto solo tramite la contemplazione. In questo senso l'ascoltatore è portato ad assumere il ruolo di un osservatore contemplativo che, come se stesse partecipando ad un rito d'iniziazione, si aspetta di scoprire importanti verità esistenziali. La contemplazione è dunque non solo un'attitudine che richiede la musica all'ascoltatore, ma anche un aspetto della genesi della musica stessa. Interpretato da alcuni eccellenti musicisti della Klangforum Wien, da Andreas Eberle e dalla formazione Sigma Project, "Tuniche" è l'occasione giusta per avvicinarsi alla produzione di un giovane e talentuoso compositore italiano che sta dando un significativo impulso alla musica contemporanea. |
