WEBER FLORIAN :  CRISS CROSS  (ENJA)

In “Criss Cross”, il pianista Florian Weber presenta una nuova formazione in trio senza basso. Insieme a lui, in questo omaggio a due delle sue maggiori fonti di ispirazione (Thelonious Monk e Bill Evans), ci sono due musicisti formidabili: Donny McCaslin al sax tenore e Dan Weiss alla batteria. «Quello che mi ha sempre colpito di questa formazione - dice Weber - è la velocità con la quale elementi come l'armonia o la forma possono essere cambiati rispetto a quando si suona con un basso. Il trio Lovano-Frisell-Motian ha avuto un enorme influenza su di me durante il college educandomi all’ascolto e alla fantasia. Ma c'è anche una tradizione più radicata di questa formazione, per esempio, Benny Goodman e il suo trio, in cui il pianista Teddy Wilson aveva la libertà di utilizzare tutti i registri della tastiera». Evans e Monk potrebbero essere visti come due universi artistici separati, ma Weber li lega insieme. «Monk ha creato queste melodie brillanti, che ho trascritto nota per nota in preparazione di questo disco. E senza Bill, il jazz non sarebbe quello che è oggi». Come nel precedente “Biosphere”, con le sue cover inaspettate di Coldplay, Jamiroquai e Eric Clapton, anche “Criss Cross” contiene la rivisitazione di un brano pop, “Judes” di Lady Gaga. Con la sua vivacità, la densità poliritmica e le sue forti sfumature timbriche che ispirano assoli stupefacenti, “Criss Cross” è il miglior tributo possibile a due pilastri del jazz come Thelonious Monk e Bill Evans.
WEBER FLORIAN
CRISS CROSS
ENJA - CD: ENJ 96152
In “Criss Cross”, il pianista Florian Weber presenta una nuova formazione in trio senza basso. Insieme a lui, in questo omaggio a due delle sue maggiori fonti di ispirazione (Thelonious Monk e Bill Evans), ci sono due musicisti formidabili: Donny McCaslin al sax tenore e Dan Weiss alla batteria. «Quello che mi ha sempre colpito di questa formazione - dice Weber - è la velocità con la quale elementi come l'armonia o la forma possono essere cambiati rispetto a quando si suona con un basso. Il trio Lovano-Frisell-Motian ha avuto un enorme influenza su di me durante il college educandomi all’ascolto e alla fantasia. Ma c'è anche una tradizione più radicata di questa formazione, per esempio, Benny Goodman e il suo trio, in cui il pianista Teddy Wilson aveva la libertà di utilizzare tutti i registri della tastiera». Evans e Monk potrebbero essere visti come due universi artistici separati, ma Weber li lega insieme. «Monk ha creato queste melodie brillanti, che ho trascritto nota per nota in preparazione di questo disco. E senza Bill, il jazz non sarebbe quello che è oggi». Come nel precedente “Biosphere”, con le sue cover inaspettate di Coldplay, Jamiroquai e Eric Clapton, anche “Criss Cross” contiene la rivisitazione di un brano pop, “Judes” di Lady Gaga. Con la sua vivacità, la densità poliritmica e le sue forti sfumature timbriche che ispirano assoli stupefacenti, “Criss Cross” è il miglior tributo possibile a due pilastri del jazz come Thelonious Monk e Bill Evans.
anche disponibiliemissione del 01 Febbraio 2016