ALLISON BERNARD :  KENTUCKY FRIED BLUES  (RUF)

Bernard Allison ha iniziato a suonare la chitarra elettrica e ad interessarsi alle radici della musica nera grazie a suo padre, la leggenda del blues americano Luther Allison con il quale si esibì per la prima volta al Blues Festival di Chicago del 1983. Dopo aver imparato i segreti della tecnica dello slide da Johnny Winter e Stevie Ray Vaughan, nel 1989 Bernard si stabilisce a Parigi dove entra a far parte della band del padre e nel 1990 pubblica il suo primo album da solista. Registrato dal vivo durante il W.C. Handy Blues Festival di Henderson, in Kentucky, nel giugno del 1999, “Kentucky Fried Blues”, è il primo album dopo il ritorno in America dell’artista ed è la testimonianza di quanto egli sia orgoglioso delle proprie radici culturali. Il padre Luther era considerato l’artista live per eccellenza: Bernard sembra voler far rimanere questa tradizione in famiglia. “Kentucky Fried Blues” mostra un artista sicuro di sé, non solo come bluesman, ma anche come cantante soul che però non si chiude mai completamente in questi generi, ma rimane aperto ad interessanti influenze funky e rock. L’album proposto da casa Ruf è uno splendido ritratto dell’artista, in quegli anni trentatreenne, un musicista che sembra aver ereditato dal padre la presenza scenica, l’intensità interpretativa ed un profondo ardore che negli anni gli hanno permesso di traghettare la tradizione della musica nera con cui è cresciuto nel nuovo secolo, dando vita ad uno stile originale che è ormai diventato il suo inconfondibile marchio di fabbrica.
ALLISON BERNARD
KENTUCKY FRIED BLUES
RUF - CD: RUF 1092
Bernard Allison ha iniziato a suonare la chitarra elettrica e ad interessarsi alle radici della musica nera grazie a suo padre, la leggenda del blues americano Luther Allison con il quale si esibì per la prima volta al Blues Festival di Chicago del 1983. Dopo aver imparato i segreti della tecnica dello slide da Johnny Winter e Stevie Ray Vaughan, nel 1989 Bernard si stabilisce a Parigi dove entra a far parte della band del padre e nel 1990 pubblica il suo primo album da solista. Registrato dal vivo durante il W.C. Handy Blues Festival di Henderson, in Kentucky, nel giugno del 1999, “Kentucky Fried Blues”, è il primo album dopo il ritorno in America dell’artista ed è la testimonianza di quanto egli sia orgoglioso delle proprie radici culturali. Il padre Luther era considerato l’artista live per eccellenza: Bernard sembra voler far rimanere questa tradizione in famiglia. “Kentucky Fried Blues” mostra un artista sicuro di sé, non solo come bluesman, ma anche come cantante soul che però non si chiude mai completamente in questi generi, ma rimane aperto ad interessanti influenze funky e rock. L’album proposto da casa Ruf è uno splendido ritratto dell’artista, in quegli anni trentatreenne, un musicista che sembra aver ereditato dal padre la presenza scenica, l’intensità interpretativa ed un profondo ardore che negli anni gli hanno permesso di traghettare la tradizione della musica nera con cui è cresciuto nel nuovo secolo, dando vita ad uno stile originale che è ormai diventato il suo inconfondibile marchio di fabbrica.
anche disponibiliemissione del 11 Luglio 2016