VASILIC NENAD :  WET PAINT  (VASILIC)

“Wet Paint” è il nuovo album del contrabbassista serbo Nenad Vasilic, artista famoso ed apprezzato per il suo personalissimo stile che fonde jazz e musica balcanica. Il titolo del disco significa ‘vernice fresca’ ed indica simbolicamente un nuovo inizio: dopo i precedenti album che hanno visto Vasilic impegnato in quartetto o quintetto, in questo nuovo progetto il musicista si confronta con il trio. Il risultato è un caleidoscopio di ritmi vari che propone sette canzoni popolari della tradizione balcanica a cui si aggiungono il canto liturgico russo “Gospodi Pomiluj” e la cover di “Burn” dei Deep Purple, uno dei brani preferiti da Vasilic durante la sua adolescenza. Affiancato da Jarrod Cagwin (batteria e percussioni) e Bojan Z (Fender Rhodes e pianoforte), il contrabbassista serbo ha creato paesaggi sonori inediti che si trovano a metà strada tra vintage e moderno, tra passato e presente e che uniscono le differenze in un tutto armonioso e mai scontato. In “Wet Paint” il suono che nei precedenti album di Vasilic era caratterizzato dal timbro forte del sassofono, ora è diventato più delicato, acustico, sofisticato e, soprattutto, altrettanto coinvolgente.
VASILIC NENAD
WET PAINT
VASILIC - CD: GMV 68
“Wet Paint” è il nuovo album del contrabbassista serbo Nenad Vasilic, artista famoso ed apprezzato per il suo personalissimo stile che fonde jazz e musica balcanica. Il titolo del disco significa ‘vernice fresca’ ed indica simbolicamente un nuovo inizio: dopo i precedenti album che hanno visto Vasilic impegnato in quartetto o quintetto, in questo nuovo progetto il musicista si confronta con il trio. Il risultato è un caleidoscopio di ritmi vari che propone sette canzoni popolari della tradizione balcanica a cui si aggiungono il canto liturgico russo “Gospodi Pomiluj” e la cover di “Burn” dei Deep Purple, uno dei brani preferiti da Vasilic durante la sua adolescenza. Affiancato da Jarrod Cagwin (batteria e percussioni) e Bojan Z (Fender Rhodes e pianoforte), il contrabbassista serbo ha creato paesaggi sonori inediti che si trovano a metà strada tra vintage e moderno, tra passato e presente e che uniscono le differenze in un tutto armonioso e mai scontato. In “Wet Paint” il suono che nei precedenti album di Vasilic era caratterizzato dal timbro forte del sassofono, ora è diventato più delicato, acustico, sofisticato e, soprattutto, altrettanto coinvolgente.
anche disponibiliemissione del 19 Settembre 2016