SOREY TYSHAWN :  VERISIMILITUDE  (PI RECORDINGS)

Tyshawn Sorey (batteria, percussioni); Corey Smythe (piano, piano giocattolo, elettronica); Chris Tordini (basso). Verisimilitude è il nuovo album di Tyshawn Sorey che continua i suoi sforzi dedicati a frantumare la tradizione del piano trio jazz, estendendone le forme ed incorporando influenze che spaziano tra Feldman, Debussy e Xenakis. Fra i più richiesti batteristi di musica improvvisata - negli ultimi anni ha collaborato estensivamente con John Zorn, Vijay Iyer, Steve Lehman, Claire Chase, George Lewis e Roscoe Mitchell, solo per citarne alcuni - Sorey è anche in prima fila tra quegli artisti che lavorano al confine tra musica improvvisata ed annotata. Il nuovo album vede l'utilizzo di un ampio ventaglio di percussioni insieme ad un uso giudizioso dell'elettronica che rende il disco intensamente coinvolgente, sempre alla ricerca di nuove frontiere tra composizione ed improvvisazione. Gli ultimi due anni sono stati davvero importanti per Sorey: la sua opera Josephine Baker: A Portrait è stata definita dal New York Times 'Best Classical Music' del 2016 e gli è stato appena commissionato di comporre un ciclo di composizioni che sarà presentato per la prima volta all'Opera di Phliadelphia ed alla Carnegia Hall nel 2018. In ambito jazz il suo trio ha debuttato al prestigioso Village Vanguard ed partecipato con grande successo al Newport Jazz Festival del 2016 oltre ad ottenere un ampio successo al Ojai Music Festival del 2017, curato da Vijay Iyer, che lo ha visto salire sul palco in sei diversi spettacoli di volta in volta in veste di batterista, percussionista, compositore e direttore d'orchestra. Infine, nel maggio 2017, ha conseguito la laurea alla Columbia University ed ha iniziato ad insegnare alla Wesleyan University dove ha preso il posto di Anthony Braxton che si è recentemente ritirato dall'insegnamento.
SOREY TYSHAWN
VERISIMILITUDE
PI RECORDINGS - CD: PI 70
Tyshawn Sorey (batteria, percussioni); Corey Smythe (piano, piano giocattolo, elettronica); Chris Tordini (basso). "Verisimilitude" è il nuovo album di Tyshawn Sorey che continua i suoi sforzi dedicati a frantumare la tradizione del piano trio jazz, estendendone le forme ed incorporando influenze che spaziano tra Feldman, Debussy e Xenakis. Fra i più richiesti batteristi di musica improvvisata - negli ultimi anni ha collaborato estensivamente con John Zorn, Vijay Iyer, Steve Lehman, Claire Chase, George Lewis e Roscoe Mitchell, solo per citarne alcuni - Sorey è anche in prima fila tra quegli artisti che lavorano al confine tra musica improvvisata ed annotata. Il nuovo album vede l'utilizzo di un ampio ventaglio di percussioni insieme ad un uso giudizioso dell'elettronica che rende il disco intensamente coinvolgente, sempre alla ricerca di nuove frontiere tra composizione ed improvvisazione. Gli ultimi due anni sono stati davvero importanti per Sorey: la sua opera "Josephine Baker: A Portrait" è stata definita dal New York Times 'Best Classical Music' del 2016 e gli è stato appena commissionato di comporre un ciclo di composizioni che sarà presentato per la prima volta all'Opera di Phliadelphia ed alla Carnegia Hall nel 2018. In ambito jazz il suo trio ha debuttato al prestigioso Village Vanguard ed partecipato con grande successo al Newport Jazz Festival del 2016 oltre ad ottenere un ampio successo al Ojai Music Festival del 2017, curato da Vijay Iyer, che lo ha visto salire sul palco in sei diversi spettacoli di volta in volta in veste di batterista, percussionista, compositore e direttore d'orchestra. Infine, nel maggio 2017, ha conseguito la laurea alla Columbia University ed ha iniziato ad insegnare alla Wesleyan University dove ha preso il posto di Anthony Braxton che si è recentemente ritirato dall'insegnamento.
anche disponibiliemissione del 09 Ottobre 2017