FREY LEA W. :  PLATEAUS  (YELLOWBIRD)

Il viaggiatore che ambisce alla cima della montagna non ha tempo per avere le vertigini: l'ascesa ad un nuovo altopiano è sempre un viaggio con un risultato non prevedibile. Anche Plateaus, il terzo album della cantante berlinese Lea W. Frey, è un viaggio verso il nuovo, sia per quanto riguarda gli elementi musicali in esso contenuti che per quanto riguarda la formazione. Al nucleo centrale della band, composto dai fratelli Peter e Bernhard Meyer, rispettivamente alla chitarra ed al basso, si sono aggiunti l'eccellente percussionista Andy Haberl e la creativa tastierista Liz Kosack che arricchisce i brani con la sua inusuale paletta cromatica. Coloro che conoscono l'interpretazione cristallina in chiave jazz della selezione di canzoni pop contenute nei precedenti album della vocalista We Can't Rewind e How Soon Is Now, saranno sicuramenti sorpresi dalla grande fisicità di Plateaus. La voce chiara e ricca di Lea W. Frey è cresciuta e chiede più spazio ed i ritmi di Haberl e le tastiere allucinate di Kosack intessono per lei una tela sonora sulla quale farla muovere liberamente. I testi dei brani, scritti da Lea Frey, parlano di nuove prospettive, raccontano spostamenti e pretendono una pluralità di punti di vista: sono liriche che nutrono e lasciano spazio al pensiero, offrendo allo stesso tempo protezione e sostegno. Nell'interpretazione la band dimostra un'energia senza pari ed una grande armonia: il centro di gravità della musica non è mai fisso, ma cambia continuamente, spostandosi tra i cinque musicisti e regalando all'ascoltatore una piacevole sensazione di spaesamento.
FREY LEA W.
PLATEAUS
YELLOWBIRD - CD: YEB 77772
Il viaggiatore che ambisce alla cima della montagna non ha tempo per avere le vertigini: l'ascesa ad un nuovo altopiano è sempre un viaggio con un risultato non prevedibile. Anche "Plateaus", il terzo album della cantante berlinese Lea W. Frey, è un viaggio verso il nuovo, sia per quanto riguarda gli elementi musicali in esso contenuti che per quanto riguarda la formazione. Al nucleo centrale della band, composto dai fratelli Peter e Bernhard Meyer, rispettivamente alla chitarra ed al basso, si sono aggiunti l'eccellente percussionista Andy Haberl e la creativa tastierista Liz Kosack che arricchisce i brani con la sua inusuale paletta cromatica. Coloro che conoscono l'interpretazione cristallina in chiave jazz della selezione di canzoni pop contenute nei precedenti album della vocalista "We Can't Rewind" e "How Soon Is Now", saranno sicuramenti sorpresi dalla grande fisicità di "Plateaus". La voce chiara e ricca di Lea W. Frey è cresciuta e chiede più spazio ed i ritmi di Haberl e le tastiere allucinate di Kosack intessono per lei una tela sonora sulla quale farla muovere liberamente. I testi dei brani, scritti da Lea Frey, parlano di nuove prospettive, raccontano spostamenti e pretendono una pluralità di punti di vista: sono liriche che nutrono e lasciano spazio al pensiero, offrendo allo stesso tempo protezione e sostegno. Nell'interpretazione la band dimostra un'energia senza pari ed una grande armonia: il centro di gravità della musica non è mai fisso, ma cambia continuamente, spostandosi tra i cinque musicisti e regalando all'ascoltatore una piacevole sensazione di spaesamento.
anche disponibiliemissione del 25 Settembre 2017