Il punto di partenza di "Schwimmende Elefanten" (elefanti che nuotano), l'ultimo album del bassista e compositore Holger Scheidt, è stato un sogno molto particolare fatto dal musicista: "Durante un'immersione, guardando in alto vedo un gruppo di elefanti che nuotano sopra di me nella luce diffusa del giorno". Riflettendo Scheidt ha notato che questi animali, così forti sulla terra, si ritrovano spogliati della loro usuale forza dall'elemento alieno acqua, mentre per quanto riguarda la loro volontà e capacità di sopravvivenza sono uguali al loro compagno umano sott'acqua. Da questa immagine notturna sono nati i 9 brani di "Schwimmende Elefanten" per i quali Scheidt (basso) ha messo insieme 9 musicisti incredibili che sono Rich Perry (sax tenore), Voro Garcia (tromba), Matthias Gmelin (batteria), Peter Ehwald (sax tenore), Matthias Lindermayr (tromba), Marc Ayza (batteria), Ben Kraef (sax tenore), Florian Menzel (tromba) e Anthony Pinciotti (batteria). Il formato scelto è quello del quartetto con due fiati: basso, tromba, sax tenore e batteria. Ogni strumento ha un proprio peso, ma ha anche un ruolo da svolgere insieme agli altri: dare tridimensionalità alla musica. Tre diversi quartetti con gli stessi strumenti riescono a creare quella straordinaria leggerezza paradossale che hanno gli elefanti quando nuotano. "Schwimmende Elefanten" è la celebrazione della pesantezza e della leggerezza umana, ossia di quella splendida contraddizione che determina la bellezza umana. |
