Se si guarda con attenzione la scena musicale portoghese del 2018, si nota che sono stati gli artisti delle ex colonie africane ad aver arricchito lo spettro musicale e poetico del paese. Tra loro c'è l'angolana Aline Frazao. Splendide immagini naturali, memorie sonore dall'Angola a volte dal ritmo ballabile, altre più simili a delle ballate, una canzone che vira verso la bossa, un violoncello transatlantico ed immagini naturali realizzate con strumenti a corda capoverdiani: questi sono solo alcuni degli ingredienti di "Dentro da Chuva", il nuovissimo disco della cantautrice nata a ridosso dell'Atlantico tropicale. Con la sua quarta pubblicazione, l'ormai trentenne artista angolana si tuffa ancora una volta nelle acque che l'hanno cullata da bambina. Gli esperimenti alternativi che caratterizzavano i suoi dischi precedenti sono scomparsi, mentre in "Dentro da Chuva" (dentro la pioggia) prevalgono melodie lusitane minimaliste che scorrono fluide. Gli 11 brani dell'album sono stati registrati a Rio, in Brasile. Al sound mixer c'è nientemeno che Gabriel Muzak, artista geniale che spazia tra bossa, rock e funk. Sulla piccola barca sonora di Aline Frazao, l'ascoltatore salpa da Rio ed arriva nella metropoli afro-brasiliana Salvador da Bahia, attraversando l'Angola, Capo Verde ed il Portogallo. Al centro dell'album ci sono la voce fruttata e la chitarra acustica di Aline, attorno a cui ruotano le note di un'altra chitarra, di un violoncello ed i ritmi di batteria e kalimba. Questo incredibile viaggio musicale prevede una ballata del compositore capoverdiano Danilo Lopes da Silva, un brano di Luedji Luna, una delle migliori rappresentanti della Musica Popular Brasileira, l'adattamento di Frazao del classico di Gainsbourg "Ces Petits Riens", che rispetto al gusto caraibico dell'originale assume le sembianze di una sensuale e triste bossa nova, e poi tanto, tanto altro ancora. "Dentro da Chuva" mescola miti marini e poetiche immagini che si muovono tra acqua e cielo, con lo stile di vita moderno di una giovane donna afro-portoghese che pur guardando al futuro non dimentica da dove viene. |
