Dopo il successo ottenuto con il suo album di debutto "Don't Blame Me" che gli ha fatto vincere lo Swiss Jazz Award nel 2015, il raffinato cantante, pianista e compositore svizzero Raphael Jost è tornato in studio per registrare "Moosedays", il suo nuovo ed atteso album che lo vede al fianco di Raphael Walser (contrabbasso), Jonas Ruther (batteria), Christoph Grab (sax tenore), Florian Egli (sax alto, flauto), Lukas Thoeni (tromba, flicorno), Lukas Wyss (trombone) e Nils Fischer (sax baritono, clarinetto basso). "Moosedays" è un disco molto personale (10 delle 12 composizioni sono originali del pianista) che racconta storie tratte dalla vita di Jost. Come nell'album di debutto, anche in "Moosedays" le composizioni presentano influenze jazz e pop e sono interpretate da una band jazz puramente acustica. Oltre alla voce accattivante di Raphael, a colpire sono i tanti strumenti a fiato che a volte si presentano con un timbro sottile, mentre altre sembrano avere la potenza di una big band. Anche se i brani di Raphael Jost seguono spesso lo schema delle canzoni pop, essi riescono comunque ad offrire lo spazio necessario al talento degli eccellenti musicisti della formazione. La base è senza dubbio la sessione ritmica con cui Jost ha suonato in più di 100 concerti nel suo Standard Trio, raggiungendo per questo una grande naturalezza nell'interazione. In "Moosedays", il personalissimo pop jazz del giovane interprete e compositore svizzero unisce alla perfezione alti standard musicali e piacevole intrattenimento. |
