SCHWARZ-BART JACQUES :  HAZZAN  (YELLOWBIRD)

Figlio del noto scrittore André, il sassofonista e compositore Jacques Schwarz-Bart è stato al centro di varie rivoluzioni musicali: del neo soul vicino a D'Angelo ed Erika Badu e del new jazz come membro fondatore del Roy Hargrove RH Factor. Schwarz-Bart ha anche creato due stili: il gwoka jazz ed il voodoo jazz, riunendo la musica jazz con le sue origini afro-caraibiche e spirituali. La scrittura impressionistica, il tono potente ed una lingua che non conosce confini, lo hanno portato ad esibirsi su alcuni dei più importanti palcoscenici al mondo. Con Gregory Privat (pianoforte), Stephane Kericki (basso), Arnaud Dolmen (batteria), David Linx (voce tracce 1 e 4), Jacques Schwarz-Bart presenta Hazzan, il suo ultimo eccellente album che è un viaggio suggestivo attraverso culture e paesi diversi. Dice il sassofonista: Hazzan è una creazione jazz che abbraccia musica ebraica liturgica, sequenze d'improvvisazione e ritmi contagiosi. Il termine hazzan significa cantore nella tradizione ebraica. Mi è arrivato da un rabbino che commentava la mia performance di Adon Olam come duetto jazz per la fondazione franco-ebraica (FJF) nel 2008. Disse: quando suonavi le tue note sembravano una preghiera. Tu sei un hazzan al sassofono. Questo avvenne tre anni dopo la morte di mio padre e da allora ho deciso di rendere omaggio alla sua memoria creando un progetto che ruotasse intorno alla musica jazz ed al hazzanout (l'arte di cantare le preghiere ebraiche). Appena ho iniziato a lavorare agli arrangiamenti ho capito che queste antiche e potenti melodie si prestavano ad armonizzazioni impressionistiche e potevano essere abbellite con i ritmi coinvolgenti della diaspora africana. Armato di questi elementi fondanti, ho ricercato tradizioni ebraiche provenienti dall'Europa, dal Medio Oriente e dal Nord Africa, selezionando brani dai colori contrastanti per dipingere un affresco mistico ed edificante. Nella sua poesia In The Morning Star, mio padre descrive un personaggio che, proprio come me, è un musicista jazz di origini ebraiche e nere. Rifiuta di essere etichettato come mezzo ebreo e mezzo nero e afferma di essere al 200%: 100% ebraico e 100% nero. Spero che Hazzan renderà giustizia a questa concezione della mia identità ebraica come il frutto in fiore dell'universale impollinazione incrociata.
SCHWARZ-BART JACQUES
HAZZAN
YELLOWBIRD - CD: YEB 77892
Figlio del noto scrittore André, il sassofonista e compositore Jacques Schwarz-Bart è stato al centro di varie rivoluzioni musicali: del neo soul vicino a D'Angelo ed Erika Badu e del new jazz come membro fondatore del Roy Hargrove RH Factor. Schwarz-Bart ha anche creato due stili: il gwoka jazz ed il voodoo jazz, riunendo la musica jazz con le sue origini afro-caraibiche e spirituali. La scrittura impressionistica, il tono potente ed una lingua che non conosce confini, lo hanno portato ad esibirsi su alcuni dei più importanti palcoscenici al mondo. Con Gregory Privat (pianoforte), Stephane Kericki (basso), Arnaud Dolmen (batteria), David Linx (voce tracce 1 e 4), Jacques Schwarz-Bart presenta "Hazzan", il suo ultimo eccellente album che è un viaggio suggestivo attraverso culture e paesi diversi. Dice il sassofonista: ""Hazzan" è una creazione jazz che abbraccia musica ebraica liturgica, sequenze d'improvvisazione e ritmi contagiosi. Il termine hazzan significa cantore nella tradizione ebraica. Mi è arrivato da un rabbino che commentava la mia performance di Adon Olam come duetto jazz per la fondazione franco-ebraica (FJF) nel 2008. Disse: "quando suonavi le tue note sembravano una preghiera. Tu sei un hazzan al sassofono". Questo avvenne tre anni dopo la morte di mio padre e da allora ho deciso di rendere omaggio alla sua memoria creando un progetto che ruotasse intorno alla musica jazz ed al hazzanout (l'arte di cantare le preghiere ebraiche). Appena ho iniziato a lavorare agli arrangiamenti ho capito che queste antiche e potenti melodie si prestavano ad armonizzazioni impressionistiche e potevano essere abbellite con i ritmi coinvolgenti della diaspora africana. Armato di questi elementi fondanti, ho ricercato tradizioni ebraiche provenienti dall'Europa, dal Medio Oriente e dal Nord Africa, selezionando brani dai colori contrastanti per dipingere un affresco mistico ed edificante. Nella sua poesia "In The Morning Star", mio padre descrive un personaggio che, proprio come me, è un musicista jazz di origini ebraiche e nere. Rifiuta di essere etichettato come mezzo ebreo e mezzo nero e afferma di essere al 200%: 100% ebraico e 100% nero. Spero che Hazzan renderà giustizia a questa concezione della mia identità ebraica come il frutto in fiore dell'universale impollinazione incrociata".
anche disponibiliemissione del 17 Settembre 2018