PARTYKA ED :  IN THE TRADITION  (NEUKLANG)

Quello che promette il titolo In the Tradition lo mantiene la musica: il compositore, arrangiatore e musicista americano Ed Partyka e la sua orchestra seguono la tradizione delle big band jazz. Fletcher Henderson, Earl Hines, Count Basie, Duke Ellington, Woody Herman, Stan Kenton e Gil Evans chiamavano il loro ensemble orchestra e non big band: con questo intendevano sottolineare che dirigevano un corpo sonoro costante che seguiva le stesse alte aspirazioni delle orchestre classiche. Su questa linea tradizionale si pongono anche le composizioni e gli arrangiamenti di Partyka. Come i grandi bandleader del passato, il musicista americano tratta la sua orchestra come uno strumento poliedrico di cui sfrutta con raffinatezza tutti i colori tonali. La Ed Partyka Jazz Orchestra offre polifoniche sezioni per ottoni, a volte frizzanti come in Count Basie, a volte suggestive come in Duke Elligton, a volte eleganti come nel suo maestro, il compositore ed arrangiatore Bob Brookmeyer. Chi, come Partyka, unisce questi estremi in modo così convincente, conosce davvero il proprio mestiere. Facendo questo l'artista crea qualcosa di nuovo poiché, nonostante tutti i rimandi storici, la sua orchestra non imita un modello esistente. L'immaginazione di Ed Partyka va ben oltre i consueti arrangiamenti per big band: laddove altri finirebbero per scrivere in maniera piatta, lui mescola con buon senso ritmi forti, voluminosi strumenti a fiato, interruzioni precise e delicati interludi, non dimenticando di mettere in risalto gli assoli strumentali e la splendida voce della cantante Julia Oschewsky. Le registrazioni di In the Tradition, effettuate nei prestigiosi Bauer Studios, hanno dato la possibilità di catturare al meglio il suono dell'orchestra e di ogni suo singolo strumento.
PARTYKA ED
IN THE TRADITION
NEUKLANG - Vinile: NLP 4181
Quello che promette il titolo "In the Tradition" lo mantiene la musica: il compositore, arrangiatore e musicista americano Ed Partyka e la sua orchestra seguono la tradizione delle big band jazz. Fletcher Henderson, Earl Hines, Count Basie, Duke Ellington, Woody Herman, Stan Kenton e Gil Evans chiamavano il loro ensemble orchestra e non big band: con questo intendevano sottolineare che dirigevano un corpo sonoro costante che seguiva le stesse alte aspirazioni delle orchestre classiche. Su questa linea tradizionale si pongono anche le composizioni e gli arrangiamenti di Partyka. Come i grandi bandleader del passato, il musicista americano tratta la sua orchestra come uno strumento poliedrico di cui sfrutta con raffinatezza tutti i colori tonali. La Ed Partyka Jazz Orchestra offre polifoniche sezioni per ottoni, a volte frizzanti come in Count Basie, a volte suggestive come in Duke Elligton, a volte eleganti come nel suo maestro, il compositore ed arrangiatore Bob Brookmeyer. Chi, come Partyka, unisce questi estremi in modo così convincente, conosce davvero il proprio mestiere. Facendo questo l'artista crea qualcosa di nuovo poiché, nonostante tutti i rimandi storici, la sua orchestra non imita un modello esistente. L'immaginazione di Ed Partyka va ben oltre i consueti arrangiamenti per big band: laddove altri finirebbero per scrivere in maniera piatta, lui mescola con buon senso ritmi forti, voluminosi strumenti a fiato, interruzioni precise e delicati interludi, non dimenticando di mettere in risalto gli assoli strumentali e la splendida voce della cantante Julia Oschewsky. Le registrazioni di "In the Tradition", effettuate nei prestigiosi Bauer Studios, hanno dato la possibilità di catturare al meglio il suono dell'orchestra e di ogni suo singolo strumento.
anche disponibiliemissione del 19 Novembre 2018