SENDECKI VLADYSLAV & ATOM STRING QUARTET :  LE JARDIN OUBLIE' / MY POLISH HEART  (NEUKLANG)

Vladyslav Sendecki è uno dei più creativi pianisti dei nostri giorni. Ha scritto di lui la Suddeutsche Zeitung: È un discendente di Schumann, Debussy e Grieg, maestro contemporaneo di piccole forme, che ha portato il jazz al rango di 'seconda musica classica' nella storia della musica. Un campione di emozioni che crea virtuosismi musicali toccanti con armonie e ritmi mutevoli. Nato nella cittadina polacca di Gorlice nel 1955, Sendecki ha sviluppato il suo interesse per il jazz quando, all'età di 15 anni, ascoltò la musica di Weather Report e Mahavishnu Orchestra i cui dischi erano proibiti nella Polonia dell'epoca, ma che circolavano attraverso il mercato nero. Nel 1981 il pianista si trasferì in Svizzera e poi in Germania, luoghi in cui la sua carriera spiccò il volo, tanto che iniziò a collaborare con grandi artisti come Joe Henderson, Lenny White, Marcus Miller, Randy e Michael Brecker, Jaco Pastorius, Billy Cobham ed altri ancora, arrivando ad essere membro della rinomata Big Band NDR. Il quartetto polacco Atom String Quartet è probabilmente uno dei quartetti d'archi più apprezzati al mondo che si è esibito tra gli altri con Paolo Fresu, Lars Danielsson, Branford Marsalis e Bobby McFerrin. Usando la strumentazione di un ensemble di musica da camera (Dawid Lubowicz e Mateusz Smoczynski al violino; Michal Zaborski, viola; Krzysztof Lenczowski, violoncello) ed essendo fortemente ancorati alla tradizione musicale classica, la formazione apre nuovi orizzonti in termini di sonorità e struttura. La loro musica è molto più che un ponte tra jazz e musica classica in quanto comprende anche musica popolare polacca, suggestioni provenienti da varie culture del mondo e composizioni contemporanee. Sendecki e l'Atom String Quartet presentano il loro ultimo progetto intitolato Le Jardin Oublié / My Polish Heart, disco contenente composizioni firmate da Vladyslav Sendecki, in alcuni casi con suo fratello Stefan, una del noto compositore di colonne sonore Krzysztof Komeda, un brano del compositore polacco Karol Szymanowski, e molto altro ancora. Le tracce 1-4 e 6-10 appartengono alla parte dell'album intitolata Le Jardin Oublié e sono una metafora per ciò che è dimenticato, per quello che si crede perso, ma che si continua a desiderare, una metafora che richiama una visione interiore che guarda sia al passato che al futuro e che tocca alcuni concetti esistenzialisti di base dell'essere umano. Al centro dell'album si trova My Polish Heart, opera scritta da Vladyslav Sendecki insieme al professor Karol Szymanowski e nata a seguito di una lunga conversazione tra i due. Dice il pianista del disco: La strumentazione, piano ed archi è, da un punto di vista tonale, una delle mie preferite e l'interpretazione di brani che sono una miscela emozionante ed organica di composizione ed improvvisazione, è il mio credo musicale.
SENDECKI VLADYSLAV & ATOM STRING QUARTET
LE JARDIN OUBLIE' / MY POLISH HEART
NEUKLANG - CD: NCD 4198
Vladyslav Sendecki è uno dei più creativi pianisti dei nostri giorni. Ha scritto di lui la Suddeutsche Zeitung: "È un discendente di Schumann, Debussy e Grieg, maestro contemporaneo di piccole forme, che ha portato il jazz al rango di 'seconda musica classica' nella storia della musica. Un campione di emozioni che crea virtuosismi musicali toccanti con armonie e ritmi mutevoli". Nato nella cittadina polacca di Gorlice nel 1955, Sendecki ha sviluppato il suo interesse per il jazz quando, all'età di 15 anni, ascoltò la musica di Weather Report e Mahavishnu Orchestra i cui dischi erano proibiti nella Polonia dell'epoca, ma che circolavano attraverso il mercato nero. Nel 1981 il pianista si trasferì in Svizzera e poi in Germania, luoghi in cui la sua carriera spiccò il volo, tanto che iniziò a collaborare con grandi artisti come Joe Henderson, Lenny White, Marcus Miller, Randy e Michael Brecker, Jaco Pastorius, Billy Cobham ed altri ancora, arrivando ad essere membro della rinomata Big Band NDR. Il quartetto polacco Atom String Quartet è probabilmente uno dei quartetti d'archi più apprezzati al mondo che si è esibito tra gli altri con Paolo Fresu, Lars Danielsson, Branford Marsalis e Bobby McFerrin. Usando la strumentazione di un ensemble di musica da camera (Dawid Lubowicz e Mateusz Smoczynski al violino; Michal Zaborski, viola; Krzysztof Lenczowski, violoncello) ed essendo fortemente ancorati alla tradizione musicale classica, la formazione apre nuovi orizzonti in termini di sonorità e struttura. La loro musica è molto più che un ponte tra jazz e musica classica in quanto comprende anche musica popolare polacca, suggestioni provenienti da varie culture del mondo e composizioni contemporanee. Sendecki e l'Atom String Quartet presentano il loro ultimo progetto intitolato "Le Jardin Oublié / My Polish Heart", disco contenente composizioni firmate da Vladyslav Sendecki, in alcuni casi con suo fratello Stefan, una del noto compositore di colonne sonore Krzysztof Komeda, un brano del compositore polacco Karol Szymanowski, e molto altro ancora. Le tracce 1-4 e 6-10 appartengono alla parte dell'album intitolata "Le Jardin Oublié" e sono una metafora per ciò che è dimenticato, per quello che si crede perso, ma che si continua a desiderare, una metafora che richiama una visione interiore che guarda sia al passato che al futuro e che tocca alcuni concetti esistenzialisti di base dell'essere umano. Al centro dell'album si trova "My Polish Heart", opera scritta da Vladyslav Sendecki insieme al professor Karol Szymanowski e nata a seguito di una lunga conversazione tra i due. Dice il pianista del disco: "La strumentazione, piano ed archi è, da un punto di vista tonale, una delle mie preferite e l'interpretazione di brani che sono una miscela emozionante ed organica di composizione ed improvvisazione, è il mio credo musicale".
anche disponibiliemissione del 26 Novembre 2018