ABOU-KHALIL RABIH :  THE FLOOD AND THE FATE OF THE FISH  (ENJA)

Per il suo nuovo ed attesissimo album The Flood and the Fate of the Fish, il virtuoso libanese di oud Rabih Abou-Khalil ha realizzato un sogno che da lungo teneva chiuso in un cassetto: ha radunato attorno a sé musicisti che, dopo decenni d'intensa collaborazione, sono diventati non solo fedeli compagni di viaggio, ma anche e soprattutto grandi amici. Registrato in Francia, nello studio a casa del musicista libanese, The Flood and the Fate of the Fish è un disco intimo e rock allo stesso tempo, in cui il maestro ha raggruppato i musicisti in piccole formazioni musicali da camera. Per la prima volta in quest'occasione Abou-Khalil suona l'oud basso, uno strumento enorme che raggiunge un'ottava più in basso rispetto all'oud normale, costruito per lui dal maestro Robert Eibl. Al centro della sezione ritmica c'è il percussionista americano Jarrod Cagwin (batteria, frame drums) che, come nessun altro, in vent'anni di collaborazione ha interiorizzato i complessi ritmi del musicista e compositore libanese: instancabilmente e con grande agilità, il percussionista dona ritmo alla musica e le permette di respirare. Il fisarmonicista di Spoleto Luciano Biondini (fisarmonica), membro fisso del gruppo di lavoro di Abou-Khalil, si butta nella musica con grande virtuosismo, facendo emergere il suo inconfondibile gusto tutto italiano per la melodia e l'espressione. Un altro collaboratore storico di Rabih Abou-Khalil è Gavino Murgia (sax soprano, voce, launeddas) dalla Sardegna, esperto dell'antico canto gutturale 'a tenores', capace di adattare perfettamente la sua tradizione artistica alla musica di Abou-Khalil. Per il cantante portoghese Ricardo Ribeiro (voce), star del fado di Lisbona, Rabou-Khalil ha scritto già 50 canzoni. A volte rock e potente, altre dolce e flessibile, Ribeiro interpreta senza sforzo ogni tono e qualsivoglia capriola ritmica. Nuovo ospite è l'eccezionale maestro turco di flauto ney, Kudsi Erguner (ney): profondamente radicato nella musica classica del proprio paese, Erguner riesce incredibilmente a capirsi con gli altri musicisti in ogni tipo di situazione musicale. Un'ulteriore novità è anche la violinista classica giapponese Eri Takeya: con il suo tono potente, Takeya fissa gli ultimi accenti su due composizioni per le quali Abou-Khalil ha appositamente progettato una parte per violino. The Flood and the Fate of the Fish è la prova di quello che artisticamente ed umanamente può essere raggiunto quando popoli e culture si incontrano con reciproco rispetto e curiosità creativa. Senza che nessuno dei musicisti lasci fuori la propria identità culturale, si crea una musica nuova ed allo stesso tempo familiare, tradizionale e tuttavia progressiva che, in tutte le sue apparenti opposizioni, sembra sia sempre esistita esattamente in questa forma.
ABOU-KHALIL RABIH
THE FLOOD AND THE FATE OF THE FISH
ENJA - CD: ENJ 96722
Per il suo nuovo ed attesissimo album "The Flood and the Fate of the Fish", il virtuoso libanese di oud Rabih Abou-Khalil ha realizzato un sogno che da lungo teneva chiuso in un cassetto: ha radunato attorno a sé musicisti che, dopo decenni d'intensa collaborazione, sono diventati non solo fedeli compagni di viaggio, ma anche e soprattutto grandi amici. Registrato in Francia, nello studio a casa del musicista libanese, "The Flood and the Fate of the Fish" è un disco intimo e rock allo stesso tempo, in cui il maestro ha raggruppato i musicisti in piccole formazioni musicali da camera. Per la prima volta in quest'occasione Abou-Khalil suona l'oud basso, uno strumento enorme che raggiunge un'ottava più in basso rispetto all'oud normale, costruito per lui dal maestro Robert Eibl. Al centro della sezione ritmica c'è il percussionista americano Jarrod Cagwin (batteria, frame drums) che, come nessun altro, in vent'anni di collaborazione ha interiorizzato i complessi ritmi del musicista e compositore libanese: instancabilmente e con grande agilità, il percussionista dona ritmo alla musica e le permette di respirare. Il fisarmonicista di Spoleto Luciano Biondini (fisarmonica), membro fisso del gruppo di lavoro di Abou-Khalil, si butta nella musica con grande virtuosismo, facendo emergere il suo inconfondibile gusto tutto italiano per la melodia e l'espressione. Un altro collaboratore storico di Rabih Abou-Khalil è Gavino Murgia (sax soprano, voce, launeddas) dalla Sardegna, esperto dell'antico canto gutturale 'a tenores', capace di adattare perfettamente la sua tradizione artistica alla musica di Abou-Khalil. Per il cantante portoghese Ricardo Ribeiro (voce), star del fado di Lisbona, Rabou-Khalil ha scritto già 50 canzoni. A volte rock e potente, altre dolce e flessibile, Ribeiro interpreta senza sforzo ogni tono e qualsivoglia capriola ritmica. Nuovo ospite è l'eccezionale maestro turco di flauto ney, Kudsi Erguner (ney): profondamente radicato nella musica classica del proprio paese, Erguner riesce incredibilmente a capirsi con gli altri musicisti in ogni tipo di situazione musicale. Un'ulteriore novità è anche la violinista classica giapponese Eri Takeya: con il suo tono potente, Takeya fissa gli ultimi accenti su due composizioni per le quali Abou-Khalil ha appositamente progettato una parte per violino. "The Flood and the Fate of the Fish" è la prova di quello che artisticamente ed umanamente può essere raggiunto quando popoli e culture si incontrano con reciproco rispetto e curiosità creativa. Senza che nessuno dei musicisti lasci fuori la propria identità culturale, si crea una musica nuova ed allo stesso tempo familiare, tradizionale e tuttavia progressiva che, in tutte le sue apparenti opposizioni, sembra sia sempre esistita esattamente in questa forma.
anche disponibiliemissione del 08 Luglio 2019