HUUN-HUUR-TU :  CHILDREN OF THE OTTER  (JARO)

La formazione Huun-Huur-Tu, originaria della repubblica di Tuva nella Federazione Russa, è diventata famosa per la sua straordinaria tecnica vocale che prevede la creazione con la voce di due o tre suoni contemporaneamente, una pratica che si tramanda di padre in figlio e tipica di queste zone. Nonostante siano oggi molto studiati, i canti tradizionali e rituali di Tuva, con il loro ampio cosmo sonoro, rimangono ancora piuttosto misteriosi. Il quartetto Huun-Huur-Tu ha il merito di aver avvicinato il grande pubblico a questa lontana cultura, soprattutto i più giovani: un video su youtube della formazione ha avuto oltre 5 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo e anche in Italia i loro frequenti concerti sono sempre esauriti. Nell'estate del 2008, a Mosca, i produttori Vladimir Oboronko ed Alexander Cheparukhin hanno contattato il rinomato compositore russo Vladimir Martynov con l'idea di creare una lunga composizione che unisse le antiche melodie ed il canto armonico tuvano della formazione Huun-Huur-Tu con le sonorità di una moderna orchestra da camera. Senza esitazione, il signor Martynov, che aveva già familiarizzato con Huun-Huur-Tu e la loro musica, accetta di partecipare al progetto. Verso la fine dell'estate del 2009 la composizione era pronta: si tratta della suite Children of the Otter che prende il nome dall'omonima poesia del poeta russo d'avanguardia Velimir Khlebnikov (1885-1922) che viene recitata, su idea di Martynov, dal coro accademico Perm Choir Mlada diretto da Olga Vyguzova. Il lavoro è basato sul folklore siberiano arcaico, in cui la lontra è adorata come la madre di tutte le creature. Children of the Otter mescola perfettamente i suoni antichi di Tuva con la musica originale di Vladimir Martynov. Il rinomato pianista e compositore Anton Batagov ha dichiarato che Children of the Otter è il lavoro più potente di musica contemporanea da Different Trains di Steve Reich, del 1988. Credo sinceramente che The Otter sia il miglior lavoro di Vladimir e che sia l'evento più importante degli ultimi vent'anni. Forse, potrebbe essere paragonato solo a Kundun di Philip Glass e ad OVO di Peter Gabriel.
HUUN-HUUR-TU
CHILDREN OF THE OTTER
JARO - CD: JARO 43462
La formazione Huun-Huur-Tu, originaria della repubblica di Tuva nella Federazione Russa, è diventata famosa per la sua straordinaria tecnica vocale che prevede la creazione con la voce di due o tre suoni contemporaneamente, una pratica che si tramanda di padre in figlio e tipica di queste zone. Nonostante siano oggi molto studiati, i canti tradizionali e rituali di Tuva, con il loro ampio cosmo sonoro, rimangono ancora piuttosto misteriosi. Il quartetto Huun-Huur-Tu ha il merito di aver avvicinato il grande pubblico a questa lontana cultura, soprattutto i più giovani: un video su youtube della formazione ha avuto oltre 5 milioni di visualizzazioni in tutto il mondo e anche in Italia i loro frequenti concerti sono sempre esauriti. Nell'estate del 2008, a Mosca, i produttori Vladimir Oboronko ed Alexander Cheparukhin hanno contattato il rinomato compositore russo Vladimir Martynov con l'idea di creare una lunga composizione che unisse le antiche melodie ed il canto armonico tuvano della formazione Huun-Huur-Tu con le sonorità di una moderna orchestra da camera. Senza esitazione, il signor Martynov, che aveva già familiarizzato con Huun-Huur-Tu e la loro musica, accetta di partecipare al progetto. Verso la fine dell'estate del 2009 la composizione era pronta: si tratta della suite "Children of the Otter" che prende il nome dall'omonima poesia del poeta russo d'avanguardia Velimir Khlebnikov (1885-1922) che viene recitata, su idea di Martynov, dal coro accademico Perm Choir Mlada diretto da Olga Vyguzova. Il lavoro è basato sul folklore siberiano arcaico, in cui la lontra è adorata come la madre di tutte le creature. "Children of the Otter" mescola perfettamente i suoni antichi di Tuva con la musica originale di Vladimir Martynov. Il rinomato pianista e compositore Anton Batagov ha dichiarato che "Children of the Otter" "è il lavoro più potente di musica contemporanea da "Different Trains" di Steve Reich, del 1988. Credo sinceramente che "The Otter" sia il miglior lavoro di Vladimir e che sia l'evento più importante degli ultimi vent'anni. Forse, potrebbe essere paragonato solo a "Kundun" di Philip Glass e ad "OVO" di Peter Gabriel".
anche disponibiliemissione del 03 Giugno 2019