ZEVON WARREN :  STAND IN THE FIRE  (SPEAKERS CORNER)

(Asylum 5E 519) Warren Zevon (voc, g, p); Zeke Zirngiebel (g, voc); David Landau (g); Bob Harris (synth, p, voc); Roberto Pinon (b, voc); Marty Stinger (dr) - Registrato nell'agosto del 1980 dal vivo al Roxy Theatre in West Hollywood, California, da Billy Youdelman e Greg Ladanyi. Prodotto da Greg Ladanyi e Warren Zevon. Il musicista americano Warren Zavon (1947-2003) si era fatto apprezzare nel panorama rock come compositore, aveva pubblicato un paio di singoli ed aveva anche fatto un clamoroso flop con il suo album di debutto del 1969 prima che la sua carriera cambiasse corso. Circa 10 anni dopo, il suo album live, Stand in the Fire, creato in cinque giorni al Roxy Theatre di West Hollywood, è entrato negli annali della storia della musica come uno dei migliori album live di tutti i tempi ed è stato premiato con quattro stelle dalla rivista Rolling Stone. Con un titolo ambiguo scelto da Zevon che si era dovuto confrontare con il lato più duro del mondo dello spettacolo, Stand in the Fire offre rock geniale, puro, semplice e diretto che arriva immediatamente al pubblico. Entusiasta e con una grande voglia di suonare, la band di Zevon regala agli ascoltatori accordi infuocati e testi significativi come nel brano Jeannie Needs a Shooter, mentre in Excitable Boy la formazione alimenta l'inferno emotivo con raffiche di rock ad alta velocità. Mohammed's Radio racconta la difficile situazione iraniana ed è il brano in cui si manifestano al meglio le grandi qualità di cantante e compositore dell'artista. Notevoli sono inoltre il potente mix heavy e honky-tonk I'll Sleep When I'm Dead ed il fragoroso brano di chiusura Bo Didley's a Gunslinger caratterizzato da un'antifonia percussiva e da una metrica molto complessa.
ZEVON WARREN
STAND IN THE FIRE
SPEAKERS CORNER - Vinile: SPC 519
(Asylum 5E 519) Warren Zevon (voc, g, p); Zeke Zirngiebel (g, voc); David Landau (g); Bob Harris (synth, p, voc); Roberto Pinon (b, voc); Marty Stinger (dr) - Registrato nell'agosto del 1980 dal vivo al Roxy Theatre in West Hollywood, California, da Billy Youdelman e Greg Ladanyi. Prodotto da Greg Ladanyi e Warren Zevon. Il musicista americano Warren Zavon (1947-2003) si era fatto apprezzare nel panorama rock come compositore, aveva pubblicato un paio di singoli ed aveva anche fatto un clamoroso flop con il suo album di debutto del 1969 prima che la sua carriera cambiasse corso. Circa 10 anni dopo, il suo album live, "Stand in the Fire", creato in cinque giorni al Roxy Theatre di West Hollywood, è entrato negli annali della storia della musica come uno dei migliori album live di tutti i tempi ed è stato premiato con quattro stelle dalla rivista Rolling Stone. Con un titolo ambiguo scelto da Zevon che si era dovuto confrontare con il lato più duro del mondo dello spettacolo, "Stand in the Fire" offre rock geniale, puro, semplice e diretto che arriva immediatamente al pubblico. Entusiasta e con una grande voglia di suonare, la band di Zevon regala agli ascoltatori accordi infuocati e testi significativi come nel brano "Jeannie Needs a Shooter", mentre in "Excitable Boy" la formazione alimenta l'inferno emotivo con raffiche di rock ad alta velocità. "Mohammed's Radio" racconta la difficile situazione iraniana ed è il brano in cui si manifestano al meglio le grandi qualità di cantante e compositore dell'artista. Notevoli sono inoltre il potente mix heavy e honky-tonk "I'll Sleep When I'm Dead" ed il fragoroso brano di chiusura "Bo Didley's a Gunslinger" caratterizzato da un'antifonia percussiva e da una metrica molto complessa.
anche disponibiliemissione del 13 Gennaio 2020