STITT SONNY :  SONNY STITT & THE TOP BRASS  (SPEAKERS CORNER)

(Atlantic SD 1395) Sonny Stitt (as); Jimmy Cleveland, Matthew Gee (tb); Blue Mitchell, Dick Vance, Reunald Jones (tp); Willie Ruff (frh); Duke Jordan (p); Perri Lee (org); Joe Benjamin (b); Philly Joe Jones, Frank Brown (dr) - Registrato nel luglio del 1962 a New York City. Prodotto da Ahmet Ertegun. E' opinione condivisa da molti che Sonny Stitt sia sempre vissuto all'ombra di Charlie Parker, ma non è vero. Il leggendario critico Nat Hantoff ha scritto ad esempio: Sonny è stato uno dei musicisti maggiorante impegnati, molto conosciuto ed apprezzato per il suo soul e la naturalezza del suo messaggio solo da musicisti che sentono e suonano come lui e da quella parte del pubblico jazz più toccata dall'emozione nuda ed aperta. Sonny Stitt & the Top Brass è la dimostrazione della fondatezza di quest'affermazione. Si tratta di una sessione da cui non ci si aspettava che avrebbe funzionato così bene. Il sax alto di Stitt presiede un gruppo di 7 ottoni e, sebbene la prospettiva di una big band di Sonny Stitt non sembri troppo promettente all'inizio, questo incontro è davvero godibile anche grazie agli splendidi assolo del leader. Il disco è stato registrato nel 1962, quando Stitt era all'apice della sua forma artistica come si può capire ascoltandolo suonare liberamente sulla base fornita dagli ottoni di Blue Mitchell, Jimmy Cleveland and Willie Ruff. Gli arrangiamenti di Tadd Dameron e Jimmy Mundy offrono uno spazio generoso per lo swing ed un pizzico di soul. Alcuni momenti particolarmente piacevoli del disco sono offerti dalla sconosciuta organista Perri Lee, piccole aggiunte di groove davvero ben riuscite che infondono agli arrangiamenti un suono sottile e brillante. Anche se Sonny Stitt & The Top Brass non è famoso come Boss Tenors o Salt and Pepper, da un punto di vista artistico è certamente al loro livello.
STITT SONNY
SONNY STITT & THE TOP BRASS
SPEAKERS CORNER - Vinile: SPC 1395
(Atlantic SD 1395) Sonny Stitt (as); Jimmy Cleveland, Matthew Gee (tb); Blue Mitchell, Dick Vance, Reunald Jones (tp); Willie Ruff (frh); Duke Jordan (p); Perri Lee (org); Joe Benjamin (b); Philly Joe Jones, Frank Brown (dr) - Registrato nel luglio del 1962 a New York City. Prodotto da Ahmet Ertegun. E' opinione condivisa da molti che Sonny Stitt sia sempre vissuto all'ombra di Charlie Parker, ma non è vero. Il leggendario critico Nat Hantoff ha scritto ad esempio: "Sonny è stato uno dei musicisti maggiorante impegnati, molto conosciuto ed apprezzato per il suo soul e la naturalezza del suo messaggio solo da musicisti che sentono e suonano come lui e da quella parte del pubblico jazz più toccata dall'emozione nuda ed aperta". "Sonny Stitt & the Top Brass" è la dimostrazione della fondatezza di quest'affermazione. Si tratta di una sessione da cui non ci si aspettava che avrebbe funzionato così bene. Il sax alto di Stitt presiede un gruppo di 7 ottoni e, sebbene la prospettiva di una big band di Sonny Stitt non sembri troppo promettente all'inizio, questo incontro è davvero godibile anche grazie agli splendidi assolo del leader. Il disco è stato registrato nel 1962, quando Stitt era all'apice della sua forma artistica come si può capire ascoltandolo suonare liberamente sulla base fornita dagli ottoni di Blue Mitchell, Jimmy Cleveland and Willie Ruff. Gli arrangiamenti di Tadd Dameron e Jimmy Mundy offrono uno spazio generoso per lo swing ed un pizzico di soul. Alcuni momenti particolarmente piacevoli del disco sono offerti dalla sconosciuta organista Perri Lee, piccole aggiunte di groove davvero ben riuscite che infondono agli arrangiamenti un suono sottile e brillante. Anche se "Sonny Stitt & The Top Brass" non è famoso come "Boss Tenors" o "Salt and Pepper", da un punto di vista artistico è certamente al loro livello.
anche disponibiliemissione del 25 Maggio 2020