BUTTERFIELD BLUES BAND :  EAST-WEST  (SPEAKERS CORNER)

(Elektra EKS 7315) Paul Butterfield (hca, voc); Elvin Bishop, Mike Bloomfield (g); Mark Naftalin (org); Jerome Arnold (b); Billy Davenport (dr) - Registrato nel luglio del 1966 presso i Chess Studios, Chicago (IL), da Jac Holzman. Prodotto da Barry Friedman, Mark Abramson e Paul Rothchild. Nel 1965, a solo un anno di distanza da quando Paul Butterfield formò la sua blues band, lanciando in questo modo uno dei migliori gruppi della comunità blues bianca di Chicago, la Butterfield Blues Band produsse l'album dinamico e visionario intitolato East-West. Nel suo nuovo progetto la formazione proponeva brani molto variegati, orientali ed occidentali, dando vita ad un mix sonoro assolutamente innovativo. I primi pezzi sono degli standard tradizionali dal carattere piuttosto enigmatico, caratterizzati da una compattezza ritmica che presto cede il passo ad una strumentazione pensata tatticamente ed a lunghi intermezzi solistici. L'emblema del blues è rappresentato da Work Song di Nat Adderley, brano suonato dalla band con una varietà sonora che espande la mente di chi ascolta. Catapultati dalla maestria di Mike Bloomfield alla chitarra nel mondo del rock, tutti i musicisti, ciascuno con il suo personale talento, contribuiscono alla costruzione di una performance di squadra perfettamente bilanciata. Il disco si chiude con la traccia da cui prende il titolo l'intero progetto e che raffigura la rottura definitiva delle linee più familiari del blues. East-West è un mix mai scontato di rock, blues, jazz e suggestioni prese in prestito dalla musica indiana come il raga rock, che offre all'ascoltatore un'esperienza sonora emozionante e molto avvincente.
BUTTERFIELD BLUES BAND
EAST-WEST
SPEAKERS CORNER - Vinile: SPC 7315
(Elektra EKS 7315) Paul Butterfield (hca, voc); Elvin Bishop, Mike Bloomfield (g); Mark Naftalin (org); Jerome Arnold (b); Billy Davenport (dr) - Registrato nel luglio del 1966 presso i Chess Studios, Chicago (IL), da Jac Holzman. Prodotto da Barry Friedman, Mark Abramson e Paul Rothchild. Nel 1965, a solo un anno di distanza da quando Paul Butterfield formò la sua blues band, lanciando in questo modo uno dei migliori gruppi della comunità blues bianca di Chicago, la Butterfield Blues Band produsse l'album dinamico e visionario intitolato "East-West". Nel suo nuovo progetto la formazione proponeva brani molto variegati, orientali ed occidentali, dando vita ad un mix sonoro assolutamente innovativo. I primi pezzi sono degli standard tradizionali dal carattere piuttosto enigmatico, caratterizzati da una compattezza ritmica che presto cede il passo ad una strumentazione pensata tatticamente ed a lunghi intermezzi solistici. L'emblema del blues è rappresentato da "Work Song" di Nat Adderley, brano suonato dalla band con una varietà sonora che espande la mente di chi ascolta. Catapultati dalla maestria di Mike Bloomfield alla chitarra nel mondo del rock, tutti i musicisti, ciascuno con il suo personale talento, contribuiscono alla costruzione di una performance di squadra perfettamente bilanciata. Il disco si chiude con la traccia da cui prende il titolo l'intero progetto e che raffigura la rottura definitiva delle linee più familiari del blues. "East-West" è un mix mai scontato di rock, blues, jazz e suggestioni prese in prestito dalla musica indiana come il raga rock, che offre all'ascoltatore un'esperienza sonora emozionante e molto avvincente.
anche disponibiliemissione del 26 Ottobre 2020