Pierre Boulez (1925-2016) è stato un compositore, direttore d'orchestra e scrittore francese, figura di rilievo della musica classica del dopoguerra. "Le Marteau Sans Maitre", da molti critici considerata una delle composizioni più significative del XX secolo, è stata eseguita per la prima volta nel 1955 ed è un adattamento per contralto e sei strumenti di alcune poesie del poeta surrealista René Char. Oggi per la prima volta questo capolavoro appare nello stesso disco con "B-Partita", un tributo del compositore francese Philippe Manoury, classe 1952, al grande Boulez. Nella sua interpretazione musicale dei testi di Char, Boulez si muove tra estremi: suoni celestiali sono contrastati da ritmi pulsanti, passaggi a flusso libero si contrappongono a rigidi parametri e parti cantate seguondo una scrittura puramente strumentale. La musica cambia di continuo, ma l'obiettivo di questa sua metamorfosi rimane costante e sempre riconoscibile. Attraverso l'utilizzo di una particolare strumentazione che mira ad una graduale decostruzione della voce cantante in elementi percussivi, uno stile che Boulez avrebbe usato per tutto il resto della sua carriera, il giovane compositore appena trentenne si stava avvicinando a quello che sarebbe diventata il suo stile compositivo. "B-Partita" di Manoury è un sentito omaggio proprio a questa unica e straordinaria lingua musicale di Boulez, fatto da un altro grande maestro con la preziosa collaborazione dell'Ensemble Orchestral Contemporain diretto da Daniel Kawka. In "B-Partita" c'è tutto: il suono virtuoso del violino, un modo di comporre quasi sinfonico, una miscela di timbri diversi che comunicano con l'elettronica ed una sovrapposizione poetica dei tempi. Tutto ciò che la musica francese ha da offrire in termini di raffinatezza, poeticità ed ipnotizzante virtuosismo, è tutto presente in questo sublime omaggio a Boulez che dimostra di essere un'opera davvero all'altezza di "Le Marteau Sans Maitre". |
