HOOKER JOHN LEE :  DON'T TURN ME FROM YOUR DOOR  (SPEAKERS CORNER)

(Atco SD 33151) John Lee Hooker (g, voc), Earl Hooker, Eddie Kirkland (g) - Registrato nel 1953 a Cincinnati e nel 1961 a Miami. Prodotto da Henry Stone. John Lee Hooker non è solo un mistero ma anche un uomo interessante da studiare. L'esperto di blues Jacques Demetre ha detto di Hooker: da un punto di vista musicale il più crudo ed africano di tutti i musicisti blues, mentre il critico Net Hentoff era sbalordito dalla forza espressiva di questo artista, capace addirittura di spaventare l'ascoltatore impreparato. I brani contenuti in Don't Turn Me From Your Door sono la dimostrazione che la lingua musicale di Hooker è capace di arrivare alla parte più intima ed emotiva dell'ascoltatore. Come dei diamanti grezzi, i brani del disco non presentano artifici e questo permettere loro di esprimere tutta la loro naturale bellezza. La voce di Hooker canta sulle note vibranti della sua chitarra che è guidata dal metro ritmico. Il testo di You Lost a Good Man racconta con precisione un ultimo addio, ma anche il brano strumentale Misbelieving Baby è uno splendido monologo meditativo. A parte un pizzico di boogie che caratterizza Pouring Down Rain, Hooker ha evitato sonorità dolci ed armonie per rimanere austeramente sobrio e spietatamente onesto, negando qualsiasi tentazione di 'ritorno alle radici'. In effetti, la musica di Don't Turn Me From Your Door è essa stessa la radice di tutto.
HOOKER JOHN LEE
DON'T TURN ME FROM YOUR DOOR
SPEAKERS CORNER - Vinile: SPC 33151
(Atco SD 33151) John Lee Hooker (g, voc), Earl Hooker, Eddie Kirkland (g) - Registrato nel 1953 a Cincinnati e nel 1961 a Miami. Prodotto da Henry Stone. John Lee Hooker non è solo un mistero ma anche un uomo interessante da studiare. L'esperto di blues Jacques Demetre ha detto di Hooker: "da un punto di vista musicale il più crudo ed africano di tutti i musicisti blues", mentre il critico Net Hentoff era sbalordito dalla forza espressiva di questo artista, capace addirittura di spaventare l'ascoltatore impreparato. I brani contenuti in "Don't Turn Me From Your Door" sono la dimostrazione che la lingua musicale di Hooker è capace di arrivare alla parte più intima ed emotiva dell'ascoltatore. Come dei diamanti grezzi, i brani del disco non presentano artifici e questo permettere loro di esprimere tutta la loro naturale bellezza. La voce di Hooker canta sulle note vibranti della sua chitarra che è guidata dal metro ritmico. Il testo di "You Lost a Good Man" racconta con precisione un ultimo addio, ma anche il brano strumentale "Misbelieving Baby" è uno splendido monologo meditativo. A parte un pizzico di boogie che caratterizza "Pouring Down Rain", Hooker ha evitato sonorità dolci ed armonie per rimanere austeramente sobrio e spietatamente onesto, negando qualsiasi tentazione di 'ritorno alle radici'. In effetti, la musica di "Don't Turn Me From Your Door" è essa stessa la radice di tutto.
anche disponibiliemissione del 07 Dicembre 2020