JANEWAY DAVID :  DISTANT VOICES  (STEEPLECHASE)

Il pianista di formazione classica David Janeway ha iniziato ad interessarsi al jazz quando, a 14 anni, suo padre lo portò ad ascoltare Oscar Peterson dal vivo. Da quel momento Janeway si è immerso nella ricca tradizione jazz di Detroit, la sua città natale che lasciò nel 1978 per trasferirsi a New York dove attualmente risiede e lavora. Distant Voices, ultimo progetto di Janeway con il suo attuale trio che comprende Cameron Brown al basso e Billy Hart alla batteria, è uno splendido tributo ai molti pianisti jazz che hanno influenzato ed ispirato il musicista americano nel corso di tutta la sua carriera. Monique Avakian ha scritto su The Patch: Janeway non ha paura di sperimentare e ha una vasta gamma di tecniche che gli permette di testare le acque senza paura. E' in continua evoluzione e non ho mai sentito un musicista avere così tante modalità espressive. Con una tracklist che comprende Blue Serge di Mercer Ellington, Moontrane di Woody Shaw, Gardenia di Gary Peacock, Brigitte di Freddie Hubbard , Nefertiti di Wayne Shorter e molti altri ancora, Distant Voices è un disco in cui Janeway dimostra, di essere, come ha scritto David Franklin su Cadence Magazine, un abile compositore e pianista capace di creare musica fantasiosa, sensibile e spesso emozionante.
JANEWAY DAVID
DISTANT VOICES
STEEPLECHASE - CD: SC 33145
Il pianista di formazione classica David Janeway ha iniziato ad interessarsi al jazz quando, a 14 anni, suo padre lo portò ad ascoltare Oscar Peterson dal vivo. Da quel momento Janeway si è immerso nella ricca tradizione jazz di Detroit, la sua città natale che lasciò nel 1978 per trasferirsi a New York dove attualmente risiede e lavora. "Distant Voices", ultimo progetto di Janeway con il suo attuale trio che comprende Cameron Brown al basso e Billy Hart alla batteria, è uno splendido tributo ai molti pianisti jazz che hanno influenzato ed ispirato il musicista americano nel corso di tutta la sua carriera. Monique Avakian ha scritto su The Patch: "Janeway non ha paura di sperimentare e ha una vasta gamma di tecniche che gli permette di testare le acque senza paura. E' in continua evoluzione e non ho mai sentito un musicista avere così tante modalità espressive". Con una tracklist che comprende "Blue Serge" di Mercer Ellington, "Moontrane" di Woody Shaw, "Gardenia" di Gary Peacock, "Brigitte" di Freddie Hubbard , "Nefertiti" di Wayne Shorter e molti altri ancora, "Distant Voices" è un disco in cui Janeway dimostra, di essere, come ha scritto David Franklin su Cadence Magazine, "un abile compositore e pianista capace di creare musica fantasiosa, sensibile e spesso emozionante".
anche disponibiliemissione del 24 Gennaio 2022