COLTRANE ALICE :  ETERNITY  (SPEAKERS CORNER)

(Warner BS-2916) Alice Coltrane (org, hp, el-p, perc, arr, cond); Terry Harrington (ts); Jerome Richardson (ss); George Bohanon (tb); Oscar Brashear (tp); Tommy Johnson (tba); Hubert Laws (fl); Charlie Haden (b); Ben Riley (b, dr); Armando Peraza (cga) - Registrato nell'agosto e nell'ottobre del 1975 ai Burbank Studios di Burbank ed al Westlake Studio di Los Angeles da Baker Bigsby. Prodotto da Ed Michael. Durante la sua carriera, John Coltrane si era impegnato a spingere il jazz verso un orizzonte spirituale: opere come A Love Supreme, Ascension e Meditations testimoniano questa precisa volontà dell'artista. Dopo la sua morte avvenuta nel 1967, la sua vedova, la pianista Alice Coltrane (1937-2007), seguì le impronte artistiche del marito e, alla ricerca di suoni cosmici, di dimensioni superiori e di livelli astrali ebbe un'influenza enorme sulla scena musicale degli anni '70. Il primo disco di Alice Coltrane fu pubblicato solo dopo la morte del marito ed Eternity è il decimo progetto dalla musicista. L'album trae la sua forza da mondi sonori profondamente contrastanti. Lo strumento principale di Alice Coltrane è l'organo elettrico Wurlitzer, le cui sonorità stridenti ricordano quelle del sassofono del marito, specialmente nel brano di apertura Spiritual Eternal. Per gran parte del tempo Alice improvvisa e lo fa con la stessa disinvoltura sia sul rock latino di Los Caballos che sul ritmo meno deciso di Morning Worship. Nel brano Om Supreme, Coltrane passa invece ad un dolce pianoforte elettrico Fender Rhodes a cui si unisce un gruppo di sei voci. Eternity si chiude con un sorprendente adattamento orchestrale di un brano tratto da Le Sacre du Printemps di Igor Stravinsky in cui i momenti di dissonanza e free jazz sono molto lontani dalla contemplazione meditativa.
COLTRANE ALICE
ETERNITY
SPEAKERS CORNER - Vinile: SPC 2916
(Warner BS-2916) Alice Coltrane (org, hp, el-p, perc, arr, cond); Terry Harrington (ts); Jerome Richardson (ss); George Bohanon (tb); Oscar Brashear (tp); Tommy Johnson (tba); Hubert Laws (fl); Charlie Haden (b); Ben Riley (b, dr); Armando Peraza (cga) - Registrato nell'agosto e nell'ottobre del 1975 ai Burbank Studios di Burbank ed al Westlake Studio di Los Angeles da Baker Bigsby. Prodotto da Ed Michael. Durante la sua carriera, John Coltrane si era impegnato a spingere il jazz verso un orizzonte spirituale: opere come "A Love Supreme", "Ascension" e "Meditations" testimoniano questa precisa volontà dell'artista. Dopo la sua morte avvenuta nel 1967, la sua vedova, la pianista Alice Coltrane (1937-2007), seguì le impronte artistiche del marito e, alla ricerca di "suoni cosmici, di dimensioni superiori e di livelli astrali" ebbe un'influenza enorme sulla scena musicale degli anni '70. Il primo disco di Alice Coltrane fu pubblicato solo dopo la morte del marito ed "Eternity" è il decimo progetto dalla musicista. L'album trae la sua forza da mondi sonori profondamente contrastanti. Lo strumento principale di Alice Coltrane è l'organo elettrico Wurlitzer, le cui sonorità stridenti ricordano quelle del sassofono del marito, specialmente nel brano di apertura "Spiritual Eternal". Per gran parte del tempo Alice improvvisa e lo fa con la stessa disinvoltura sia sul rock latino di "Los Caballos" che sul ritmo meno deciso di "Morning Worship". Nel brano "Om Supreme", Coltrane passa invece ad un dolce pianoforte elettrico Fender Rhodes a cui si unisce un gruppo di sei voci. "Eternity" si chiude con un sorprendente adattamento orchestrale di un brano tratto da "Le Sacre du Printemps" di Igor Stravinsky in cui i momenti di dissonanza e free jazz sono molto lontani dalla contemplazione meditativa.
anche disponibiliemissione del 28 Febbraio 2022