BECHET SIDNEY :  THE GRAND MASTER OF THE SOPRANO SAXOPHONE  (PURE PLEASURE)

Le registrazioni storiche di Sidney Bechet per Blue Note e Rca Victor tendono a mettere in ombra alcuni dei suoi altri lavori perché sono state ristampate più frequentemente, sebbene ci siano anche set meno conosciuti che vale la pena ascoltare. The Grand Master of the Soprano Saxophone della Columbia raccoglie tre sessioni di registrazione realizzate tra il 1938 e il 1947. Bechet, quasi esclusivamente al sax soprano, ha ampio spazio per i suoi assoli, pieni del suo caratteristico vibrato. Nel primo set lo ascoltiamo affiancato dal batterista Zutty Singleton, dal bassista Henry Turner e dal chitarrista Leonard Ware, all'epoca tutti membri della sua band, e con il pianista Dave Bowman e il sassofonista baritono Ernie Caceres. Sei tracce provengono da un quartetto del 1947 con il pianista Lloyd Phillips, il bassista Pops Foster e Freddie Moore o Arthur Herbert alla batteria. I momenti salienti del disco sono Buddy Bolden Stomp, uno splendido tributo swing di Bechet al leggendario jazzista, Just One Of those Things e il sincero arrangiamento di Laura. La sessione del 1947 offre un'anteprima del futuro del jazz classico, con un sestetto guidato dall'allievo di Bechet, il giovane Bob Wilber, insieme al pianista Dick Wellstood. Bechet suona il sax soprano e Wilber appare in due pezzi al clarinetto per poi scambiarsi i ruoli in Kansas City Man Blues, sebbene Wilber non abbia il forte vibrato di Bechet al sax soprano. The Grand Master of the Soprano Saxophone è un disco intenso che gli amanti del sax soprano non dovrebbero lasciarsi scappare!
BECHET SIDNEY
THE GRAND MASTER OF THE SOPRANO SAXOPHONE
PURE PLEASURE - Vinile: PP 836
Le registrazioni storiche di Sidney Bechet per Blue Note e Rca Victor tendono a mettere in ombra alcuni dei suoi altri lavori perché sono state ristampate più frequentemente, sebbene ci siano anche set meno conosciuti che vale la pena ascoltare. "The Grand Master of the Soprano Saxophone" della Columbia raccoglie tre sessioni di registrazione realizzate tra il 1938 e il 1947. Bechet, quasi esclusivamente al sax soprano, ha ampio spazio per i suoi assoli, pieni del suo caratteristico vibrato. Nel primo set lo ascoltiamo affiancato dal batterista Zutty Singleton, dal bassista Henry Turner e dal chitarrista Leonard Ware, all'epoca tutti membri della sua band, e con il pianista Dave Bowman e il sassofonista baritono Ernie Caceres. Sei tracce provengono da un quartetto del 1947 con il pianista Lloyd Phillips, il bassista Pops Foster e Freddie Moore o Arthur Herbert alla batteria. I momenti salienti del disco sono "Buddy Bolden Stomp", uno splendido tributo swing di Bechet al leggendario jazzista, "Just One Of those Things" e il sincero arrangiamento di "Laura". La sessione del 1947 offre un'anteprima del futuro del jazz classico, con un sestetto guidato dall'allievo di Bechet, il giovane Bob Wilber, insieme al pianista Dick Wellstood. Bechet suona il sax soprano e Wilber appare in due pezzi al clarinetto per poi scambiarsi i ruoli in "Kansas City Man Blues", sebbene Wilber non abbia il forte vibrato di Bechet al sax soprano. "The Grand Master of the Soprano Saxophone" è un disco intenso che gli amanti del sax soprano non dovrebbero lasciarsi scappare!
anche disponibiliemissione del 20 Giugno 2022