RUSH OTIS :  RIGHT PLACE, WRONG TIME  (PURE PLEASURE)

Il disco Right Place, Wrong Time è stato pubblicato dalla Capital Records solo 5 anni dopo la sua realizzazione: si possono immaginare i nastri incandescenti nelle loro custodie in attesa del rilascio. Non c'è niente di sbagliato in questo album blues. Otis Rush (1934-2018) è stato un grande artista, un uomo il cui modo di suonare la chitarra era in ogni molecola blues allo stato puro. Come esecutore, Rush ha ampliato la forma blues con le sue progressioni di accordi e l'uso di sezioni di fiati aggiunte in modo semplice, ricordando un pittore che lavora alcune parti di una tela per portare più luce. I fan del blues che sono stanchi delle stesse vecchie strutture, dei soliti riff e ritmi apprezzeranno molto Right Place, Wrong Time. Per rendere il suo blues diverso da quello dei suoi colleghi, Rush non ha mai fatto cose eclatanti: gli bastava apportare piccole modifiche come un accordo che si alza quando ci si aspetta che scenda, per esempio. Questo disco tocca livelli artistici davvero molto alti e il fatto che la Capitol Records lo abbia rifiutato dopo averlo originariamente prodotto può essere ragionevolmente accettato solo se si considerano altre decisioni scellerate che questa etichetta ha preso, come rifiutare i Doors perché il cantante Jim Morrison non aveva carisma. Questo disco non scherza affatto. La prima traccia decolla come l'uomo che sparano da un cannone all'apice di uno spettacolo circense. Alcuni dei brani più belli sono quelli che durano più di cinque minuti, consentendo ai musicisti di dare il meglio di sè. La traccia finale lascia completamente il blues alle spalle ed offre una commovente cover di Rainy Night in Georgia di Tony Joe White. Al fianco di Otis Rush (chitarra e voce) ci sono Doug Killmere John Kahn (basso), Bob Jones (batteria), Ira Kamin (organo), Mark Naftalin (pianoforte), Fred Burton (chitarra ritmica), Hart McNee (sax alto), Ron Stallings (sax tenore) e John Wilmeth (tromba).
RUSH OTIS
RIGHT PLACE, WRONG TIME
PURE PLEASURE - Vinile: PP 301
Il disco "Right Place, Wrong Time" è stato pubblicato dalla Capital Records solo 5 anni dopo la sua realizzazione: si possono immaginare i nastri incandescenti nelle loro custodie in attesa del rilascio. Non c'è niente di sbagliato in questo album blues. Otis Rush (1934-2018) è stato un grande artista, un uomo il cui modo di suonare la chitarra era in ogni molecola blues allo stato puro. Come esecutore, Rush ha ampliato la forma blues con le sue progressioni di accordi e l'uso di sezioni di fiati aggiunte in modo semplice, ricordando un pittore che lavora alcune parti di una tela per portare più luce. I fan del blues che sono stanchi delle stesse vecchie strutture, dei soliti riff e ritmi apprezzeranno molto "Right Place, Wrong Time". Per rendere il suo blues diverso da quello dei suoi colleghi, Rush non ha mai fatto cose eclatanti: gli bastava apportare piccole modifiche come un accordo che si alza quando ci si aspetta che scenda, per esempio. Questo disco tocca livelli artistici davvero molto alti e il fatto che la Capitol Records lo abbia rifiutato dopo averlo originariamente prodotto può essere ragionevolmente accettato solo se si considerano altre decisioni scellerate che questa etichetta ha preso, come rifiutare i Doors perché il cantante Jim Morrison "non aveva carisma". Questo disco non scherza affatto. La prima traccia decolla come l'uomo che sparano da un cannone all'apice di uno spettacolo circense. Alcuni dei brani più belli sono quelli che durano più di cinque minuti, consentendo ai musicisti di dare il meglio di sè. La traccia finale lascia completamente il blues alle spalle ed offre una commovente cover di "Rainy Night in Georgia" di Tony Joe White. Al fianco di Otis Rush (chitarra e voce) ci sono Doug Killmere John Kahn (basso), Bob Jones (batteria), Ira Kamin (organo), Mark Naftalin (pianoforte), Fred Burton (chitarra ritmica), Hart McNee (sax alto), Ron Stallings (sax tenore) e John Wilmeth (tromba).
anche disponibiliemissione del 20 Giugno 2022