BLACK MARY :  STORIES FROM THE STEEPLES  (PURE PLEASURE)

Stories from the Steeples propone 12 brani nel tipico stile di Mary Black, ovvero un impeccabile mix sonoro fatto di tradizione e innovazione. A questa splendida produzione hanno partecipato molti eccellenti musicisti tra i quali il chitarrista Bill Shanley, il tastierista e fisarmonicista Pat Crowley, il contrabbassista Nick Scott e il violinista Matt McGranahan. Il pezzo di apertura, Marguerite and the Gambler, scritto da Ricky Lynch e ispirato a Lily, Rosemary and the Jack of Hearts di Bob Dylan, è caratterizzato da un arrangiamento stellare che mette in risalto pianoforte, mandolino e il solitario violino di McGranahan. Walking with My Love vede Mary Black al fianco del suo connazionale, la leggenda della musica irlandese Finbar Furey che suona anche il banjo. Lighthouse Light, brano in cui Black canta con l'incomparabile Janis Ian, sembra un pezzo dell'Irlanda dei primi anni '60, e forse la sua melodia originariamente lo era, ma in realtà è stata scritta dal cantautore irlandese di Boston Ry Cavanaugh. La vera sorpresa, però, è il primo singolo del disco, Mountains to the Sea, scritto dagli australiani Shane Howard e Neil Murray in cui Black si esibisce insieme alla cantante rock'n'roll Imelda May, lambendo il confine tra musica celtica, folk contemporaneo e pop. Le loro voci, il fraseggio e i timbri si completano magnificamente, intrecciandosi perfettamente sul ritornello. Un altro punto culminante di Stories from the Steeples è la lettura offerta da Mary Black della ballata contro la guerra di Eric Bogle All the Fine Young Men. L'album contiene inoltre 3 canzoni scritte da Danny Reilly, il figlio dell'artista irlandese, la migliore delle quali è forse la ballata spartana e scheletrica Faith in Fate. Gli altri figli di Mary Black, Roisin e Conor, appaiono con Danny nel suo The Night is on our Side. Stories from the Steeples è un disco irrinunciabile per gli amanti della musica folk contemporanea.
BLACK MARY
STORIES FROM THE STEEPLES
PURE PLEASURE - Vinile: PP 15
"Stories from the Steeples" propone 12 brani nel tipico stile di Mary Black, ovvero un impeccabile mix sonoro fatto di tradizione e innovazione. A questa splendida produzione hanno partecipato molti eccellenti musicisti tra i quali il chitarrista Bill Shanley, il tastierista e fisarmonicista Pat Crowley, il contrabbassista Nick Scott e il violinista Matt McGranahan. Il pezzo di apertura, "Marguerite and the Gambler", scritto da Ricky Lynch e ispirato a "Lily, Rosemary and the Jack of Hearts" di Bob Dylan, è caratterizzato da un arrangiamento stellare che mette in risalto pianoforte, mandolino e il solitario violino di McGranahan. "Walking with My Love" vede Mary Black al fianco del suo connazionale, la leggenda della musica irlandese Finbar Furey che suona anche il banjo. "Lighthouse Light", brano in cui Black canta con l'incomparabile Janis Ian, sembra un pezzo dell'Irlanda dei primi anni '60, e forse la sua melodia originariamente lo era, ma in realtà è stata scritta dal cantautore irlandese di Boston Ry Cavanaugh. La vera sorpresa, però, è il primo singolo del disco, "Mountains to the Sea", scritto dagli australiani Shane Howard e Neil Murray in cui Black si esibisce insieme alla cantante rock'n'roll Imelda May, lambendo il confine tra musica celtica, folk contemporaneo e pop. Le loro voci, il fraseggio e i timbri si completano magnificamente, intrecciandosi perfettamente sul ritornello. Un altro punto culminante di "Stories from the Steeples" è la lettura offerta da Mary Black della ballata contro la guerra di Eric Bogle "All the Fine Young Men". L'album contiene inoltre 3 canzoni scritte da Danny Reilly, il figlio dell'artista irlandese, la migliore delle quali è forse la ballata spartana e scheletrica "Faith in Fate". Gli altri figli di Mary Black, Roisin e Conor, appaiono con Danny nel suo "The Night is on our Side". "Stories from the Steeples" è un disco irrinunciabile per gli amanti della musica folk contemporanea.
anche disponibiliemissione del 25 Luglio 2022