ROBESON PAUL :  AT CARNEGIE HALL 1958  (PURE PLEASURE)

Quando Paul Robeson (1898-1976) salì sul palco del Carnegie Hall nel maggio del 1958, erano trascorsi 11 anni da quando aveva suonato negli Stati Uniti. Inserito nella lista nera dall'industria dell'intrattenimento, l'attore, cantante, avvocato e attivista per i diritti civili, si era anche visto negare il passaporto dal dipartimento di Stato: le due cose insieme determinarono la sua eclissi artistica. Il concerto proposto nel disco At Carnegie Hall, uno dei due che tenne al Carnegie Hall nel maggio del 1958, segnò il suo ritorno. Queste esibizioni sono le uniche registrazioni stereofoniche di Robeson, tutte realizzate della Vanguard Records, la casa discografica con sede a New York che era anche l'etichetta dei compagni di lista nera dell'artista, i Weavers. Paul Robeson, con la sua voce basso-baritonale e l'accompagnamento al pianoforte di Alan Booth, interpreta con intensità ed eleganza alcuni pezzi gospel, un monologo tratto da Otello di William Shakespeare, canzoni popolari russe e cinesi oltre a brani di Johann Sebastian Bach, Modest Petrovic Mussorgsky, Franz Schubert, Antonin Dvorak, Ludwig van Beethoven e Old Man River tratto dal musical Show Boat di Jerome Kern e Oscar Hammerstein II. Il cantante sessantenne, nonostante il decennio di inattività, aveva ancora intatta gran parte della sua potenza vocale e tutta la sua forza drammatica grazie alle quali era ancora in grado di commuovere il pubblico.
ROBESON PAUL
AT CARNEGIE HALL 1958
PURE PLEASURE - Vinile: PP 2035
Quando Paul Robeson (1898-1976) salì sul palco del Carnegie Hall nel maggio del 1958, erano trascorsi 11 anni da quando aveva suonato negli Stati Uniti. Inserito nella lista nera dall'industria dell'intrattenimento, l'attore, cantante, avvocato e attivista per i diritti civili, si era anche visto negare il passaporto dal dipartimento di Stato: le due cose insieme determinarono la sua eclissi artistica. Il concerto proposto nel disco "At Carnegie Hall", uno dei due che tenne al Carnegie Hall nel maggio del 1958, segnò il suo ritorno. Queste esibizioni sono le uniche registrazioni stereofoniche di Robeson, tutte realizzate della Vanguard Records, la casa discografica con sede a New York che era anche l'etichetta dei compagni di lista nera dell'artista, i Weavers. Paul Robeson, con la sua voce basso-baritonale e l'accompagnamento al pianoforte di Alan Booth, interpreta con intensità ed eleganza alcuni pezzi gospel, un monologo tratto da "Otello" di William Shakespeare, canzoni popolari russe e cinesi oltre a brani di Johann Sebastian Bach, Modest Petrovic Mussorgsky, Franz Schubert, Antonin Dvorak, Ludwig van Beethoven e "Old Man River" tratto dal musical "Show Boat" di Jerome Kern e Oscar Hammerstein II. Il cantante sessantenne, nonostante il decennio di inattività, aveva ancora intatta gran parte della sua potenza vocale e tutta la sua forza drammatica grazie alle quali era ancora in grado di commuovere il pubblico.
anche disponibiliemissione del 19 Settembre 2022