Charles Mingus ha la straordinaria capacità di proporre musica che si basa sulla tradizione, ma che suona sempre sorprendentemente originale: la freschezza di un disco come "Presents Charles Mingus" ha l'effetto di far sembrare noiosa gran parte di ciò che viene comunemente definito musica jazz. La band è stranamente ristretta per Mingus e comprende Eric Dolphy al sassofono contralto e clarinetto basso, Ted Curson alla tromba e Dannie Richmond alla batteria. Si tratta di una delle ultime date di registrazione di Dolphy e Curson con Mingus e, forse proprio per questo, i due colleghi sembrano determinati a dare al loro leader tutto quello che possono. La linea di basso di Mingus dà il via a "Folk Forms No. 1", segue Dolphy che delinea la melodia a cui si unisce Curson. Un semplice riff si sviluppa in una vivace marcia funebre, della durata di 12 minuti, in stile New Orleans. "Original Faubus Fables" rappresenta un serio intento di attacco politico al governatore Faubus, favorevole alla segregazione razziale, ma il canto di Mingus e Richmond è così pieno di ironia che difficilmente si riesce a trattenere le risa ascoltandolo. Gli ultimi due pezzi, "What Love?" e l'ironico "All the Things You Could Be by Now if Sigmund Freud's Wife Was Your Mother", sono molto più liberi degli altri tanto da sfiorare il free jazz. Originariamente registrato il 20 ottobre del 1960 ai Nola Penthouse Studios di Ney York City, "Presents Charles Mingus" ha il grande pregio di aver immortalato la più straordinaria di tutte le capacità del contrabbassista, pianista e compositore americano: il saper creare una coesione perfetta tra composizione ed improvvisazione. |
