AMBROSETTI FRANCO :  NORA  (ENJA)

Figlio del sassofonista Flavio, Franco è cresciuto artisticamente con l'influenza degli eroi di suo padre che poi sono diventati anche i suoi: Charlie Parker, Dizzy Gillespie e Clifford Brown. Se da giovane il trombettista svizzero amava emulare la forza e l'abbandono viscerale dei suoi idoli, oggi, a più di 80 anni, l'artista segue una musa diversa: dopo quasi 40 album da leader, ha raggiunto un punto della sua carriera in cui accarezzare ogni nota è più importante per lui che mostrare la potenza. Racconta l'artista: Quando hai 20 anni vuoi suonare il più velocemente possibile, come Clifford. Ma dopo aver compiuto 50 anni ti concentri su cose più importanti e provi a dire qualcosa con poche note, ma quelle giuste, come ha fatto Miles Davis. Nel suo ultimo lavoro, Nora, Ambrosetti suona tutte le note giuste e in modo estremamente elegante. Sostenuto da un gruppo internazionale formato dal pianista Uri Caine, dal bassista Scott Colley e dal batterista Peter Erskine, con la partecipazione del chitarrista John Scofield, più il pianista-arrangiatore vincitore del Grammy Alan Broadbent che dirige un'orchestra d'archi di 22 elementi, Ambrosetti scandaglia la profondità dell'emozione, interpretando con rara intimità e grazia delle splendide ballate romantiche. Invece di emulare la ferocia di Bird in Ornithology o l'intensità di Clifford Brown in Cherokee, Ambrosetti estrae qualcosa di più lussuoso in Nora: uno spirito più vicino a quello degli album Charlie Parker with Strings (1950) e Clifford Brown with Strings (1955). Racconta l'arrangiatore e direttore Alan Broadbent: Il mio metodo consiste nel coinvolgere l'orchestra in quella che chiamo una 'sottocanzone', in cui l'ensemble suona la propria melodia, sollevando ed esprimendo le cose in un tranquillo contrappunto con la canzone principale. Questo è uno stile più vecchio con cui mi sono identificato da quando ero ragazzo, influenzato ovviamente da Gordon Jenkins e Nelson Riddle. Ma il mio approccio armonico alla scrittura degli archi è completamente diverso dal loro, più orientato al jazz. Mi piace pensare di aver trovato la mia voce come arrangiatore/compositore. Credo che questo abbia attratto Franco in me, come le anime musicali che si ritrovano. La tracklist di Nora è ricca e davvero molto bella e comprende Nora's Theme e Sweet Journey di Franco Ambrosetti, Morning Song of a Spring Flower (George Gruntz), All Blues (Miles Davis), After The Rain (John Coltrane) e molto altro ancora. Anche disponbile su SACD.
AMBROSETTI FRANCO
NORA
ENJA - Vinile: ENJ 98121
Figlio del sassofonista Flavio, Franco è cresciuto artisticamente con l'influenza degli eroi di suo padre che poi sono diventati anche i suoi: Charlie Parker, Dizzy Gillespie e Clifford Brown. Se da giovane il trombettista svizzero amava emulare la forza e l'abbandono viscerale dei suoi idoli, oggi, a più di 80 anni, l'artista segue una musa diversa: dopo quasi 40 album da leader, ha raggiunto un punto della sua carriera in cui accarezzare ogni nota è più importante per lui che mostrare la potenza. Racconta l'artista: "Quando hai 20 anni vuoi suonare il più velocemente possibile, come Clifford. Ma dopo aver compiuto 50 anni ti concentri su cose più importanti e provi a dire qualcosa con poche note, ma quelle giuste, come ha fatto Miles Davis". Nel suo ultimo lavoro, "Nora", Ambrosetti suona tutte le note giuste e in modo estremamente elegante. Sostenuto da un gruppo internazionale formato dal pianista Uri Caine, dal bassista Scott Colley e dal batterista Peter Erskine, con la partecipazione del chitarrista John Scofield, più il pianista-arrangiatore vincitore del Grammy Alan Broadbent che dirige un'orchestra d'archi di 22 elementi, Ambrosetti scandaglia la profondità dell'emozione, interpretando con rara intimità e grazia delle splendide ballate romantiche. Invece di emulare la ferocia di Bird in "Ornithology" o l'intensità di Clifford Brown in "Cherokee", Ambrosetti estrae qualcosa di più lussuoso in "Nora": uno spirito più vicino a quello degli album "Charlie Parker with Strings" (1950) e "Clifford Brown with Strings" (1955). Racconta l'arrangiatore e direttore Alan Broadbent: "Il mio metodo consiste nel coinvolgere l'orchestra in quella che chiamo una 'sottocanzone', in cui l'ensemble suona la propria melodia, sollevando ed esprimendo le cose in un tranquillo contrappunto con la canzone principale. Questo è uno stile più vecchio con cui mi sono identificato da quando ero ragazzo, influenzato ovviamente da Gordon Jenkins e Nelson Riddle. Ma il mio approccio armonico alla scrittura degli archi è completamente diverso dal loro, più orientato al jazz. Mi piace pensare di aver trovato la mia voce come arrangiatore/compositore. Credo che questo abbia attratto Franco in me, come le anime musicali che si ritrovano". La tracklist di "Nora" è ricca e davvero molto bella e comprende "Nora's Theme" e "Sweet Journey" di Franco Ambrosetti, "Morning Song of a Spring Flower" (George Gruntz), "All Blues" (Miles Davis), "After The Rain" (John Coltrane) e molto altro ancora. Anche disponbile su SACD.
anche disponibiliemissione del 16 Gennaio 2023