COWELL STANLEY :  REGENERATION  (PURE PLEASURE)

Nel 1975, quando fu registrato Regeneration, Stanley Cowell (1941-2020) aveva raggiunto una certa notorietà come pianista grazie al quartetto bop Music Inc., che ha co-diretto con il trombettista Charles Tolliver, e alla sua  partecipazione a insoliti progetti come la formazione The Piano Choir. Con Regeneration tuttavia Cowell ha scelto una strada diversa, cercando essenzialmente di produrre un album pop intriso di jazz con forti radici africane e questo forse un po' grazie a Stevie Wonder. Per il suo progetto Cowell ha voluto al suo fianco musicisti eccellenti tra cui Marion Brown (flauto), Billy Higgins (percussioni), Ed Blackwell (percussioni) e Bill Lee (basso). Il risultato è uno straordinario lavoro di gruppo con melodie scritte da Higgins, Brown e, sebbene non sia presente, da John McLaughlin. La strumentazione è davvero ricca e variegata e comprende sia flauti in legno che convenzionali accanto a una vasta gamma di percussioni tra cui la mbira (pianoforte a pollice). I suoni sono molto terrosi e naturali e, come avviene in un paio di brani, se combinati con sonorità jazz e blues più la voce, creano prospettive artistiche molto innovative. Questo tipo di jazz contaminato è piuttosto raro: è stato per poco tempo portato alla ribalta da Pharoah Sanders e Stevie Wonder prima che la cosiddetta 'world music' diventasse così diffusa. Regeneration è un album interessante che fornisce una fedele istantanea dei primi esperimenti di contaminazione musicale degli anni '70.
COWELL STANLEY
REGENERATION
PURE PLEASURE - Vinile: PP 19765
Nel 1975, quando fu registrato "Regeneration", Stanley Cowell (1941-2020) aveva raggiunto una certa notorietà come pianista grazie al quartetto bop Music Inc., che ha co-diretto con il trombettista Charles Tolliver, e alla sua partecipazione a insoliti progetti come la formazione The Piano Choir. Con "Regeneration" tuttavia Cowell ha scelto una strada diversa, cercando essenzialmente di produrre un album pop intriso di jazz con forti radici africane e questo forse un po' grazie a Stevie Wonder. Per il suo progetto Cowell ha voluto al suo fianco musicisti eccellenti tra cui Marion Brown (flauto), Billy Higgins (percussioni), Ed Blackwell (percussioni) e Bill Lee (basso). Il risultato è uno straordinario lavoro di gruppo con melodie scritte da Higgins, Brown e, sebbene non sia presente, da John McLaughlin. La strumentazione è davvero ricca e variegata e comprende sia flauti in legno che convenzionali accanto a una vasta gamma di percussioni tra cui la mbira (pianoforte a pollice). I suoni sono molto terrosi e naturali e, come avviene in un paio di brani, se combinati con sonorità jazz e blues più la voce, creano prospettive artistiche molto innovative. Questo tipo di jazz contaminato è piuttosto raro: è stato per poco tempo portato alla ribalta da Pharoah Sanders e Stevie Wonder prima che la cosiddetta 'world music' diventasse così diffusa. "Regeneration" è un album interessante che fornisce una fedele istantanea dei primi esperimenti di contaminazione musicale degli anni '70.
anche disponibiliemissione del 20 Febbraio 2023