Registrato a Oslo nel settembre del 1970, “Afric Pepperbird” fu pubblicato il giorno di Capodanno del 1971. Mezzo secolo dopo, questo disco trasmette ancora la freschezza e l’eccitazione delle scoperte fatte. L’album segnò l’arrivo di quattro improvvisatori norvegesi alla neonata etichetta Ecm: Jan Garbarek (sax, clarinetto, flauti, percussioni), Terje Rypdal (chitarra, bugle), Arild Andersen (basso, pianoforte, mbira, xilofono) e Jon Christensen (percussioni). Nei passaggi estesi di “Afric Pepperbird”, con Christensen e Andersen che si allungano, è spesso Rypdal a tenere effettivamente il centro degli accordi tesi. Tutti ruggiscono e Garbarek è immerso nel suo vocabolario free jazz. Sulla rivista DownBeat, Joe Klee ha usato queste parole per descrivere il talento di Garbarek: «Garbarek dovrebbe essere ascoltato. Azzarderei che non esista dai tempi di Django Reinhardt un musicista jazz europeo così originale e lungimirante come questo giovane norvegese». “Afric Pepperbird” è proposto da Ecm nella serie audiofila Luminessence che l’etichetta tedesca ha creato per far luce su alcuni gioielli del suo vasto catalogo attraverso edizioni eleganti e di altissima qualità. |
