STEWART LUKE :  UNKNOWN RIVERS  (PI RECORDINGS)

“Unknown Rivers” è il debutto del bassista Luke Stewart per l’etichetta Pi Recordings. Vera e propria forza dell’attuale scena musicale avantgarde e jazz, Stewart è leader e co-leader di varie band tra le quali Irreversible Entanglements, l’Exposure Quintet, Blacks’ Myths, Heart of the Ghost e Remembrance Quintet. Definito dalla rivista DownBeat come uno dei «venticinque artisti che hanno plasmato il jazz per decenni», Stewart è anche un musicista molto richiesto che ha collaborato con artisti del calibro di David Murray, Archie Shepp, Wadada Leo Smith, Nicole Mitchell, Moor Mother, Jaimie Branch, Nate Wooley, William Hooker, Marshall Allen, Gary Bartz, Billy Hart, Shabaka, Hamid Drake e innumerevoli altri. Il nuovo disco del bassista propone il suo storico Silt Trio composto da Brian Settles al sax tenore e i batteristi Warren ‘Trae’ Crudup nelle tracce in studio 1-4 e Chad Taylor nelle tracce 5-7 dal vivo. Il nome della band è ispirato alla costa del Golfo del Mississippi e ai fiumi che la attraversano in cui Stewart ha vissuto la sua infanzia ed è anche una metafora del flusso indeterminato di idee che si sedimentano e che finiscono per dare vita alla musica. Diversamente da alcuni album precedenti, la band si allontana dall’improvvisazione aperta preferendo una forma compositiva con maggiore enfasi sull’acutezza ritmica. Come afferma Stewart nelle note di copertina dell’album: «E’ nel ritmo che lo Spirito si definisce, che il Mistero si rivela». Stewart è il maestro di un groove ampio e profondo che ammortizza e spinge e nelle vesti di leader è capace di mettersi servizio del gruppo. Il trio ha un modo di suonare vagamente colloquiale, con un evidente rispetto condiviso per la musica che secondo Stewart è «radicata nello spirito, nel rispetto per i ritmi africani e punta sempre a quel sentimento naturale». Con tutti originali del bassista, “Unknown Rivers” è quella magica giustapposizione tra suonare con cruda spontaneità senza ma senza mai perdere di vista l’intento e lo scopo della musica.
STEWART LUKE
UNKNOWN RIVERS
PI RECORDINGS - CD: PI 101
“Unknown Rivers” è il debutto del bassista Luke Stewart per l’etichetta Pi Recordings. Vera e propria forza dell’attuale scena musicale avantgarde e jazz, Stewart è leader e co-leader di varie band tra le quali Irreversible Entanglements, l’Exposure Quintet, Blacks’ Myths, Heart of the Ghost e Remembrance Quintet. Definito dalla rivista DownBeat come uno dei «venticinque artisti che hanno plasmato il jazz per decenni», Stewart è anche un musicista molto richiesto che ha collaborato con artisti del calibro di David Murray, Archie Shepp, Wadada Leo Smith, Nicole Mitchell, Moor Mother, Jaimie Branch, Nate Wooley, William Hooker, Marshall Allen, Gary Bartz, Billy Hart, Shabaka, Hamid Drake e innumerevoli altri. Il nuovo disco del bassista propone il suo storico Silt Trio composto da Brian Settles al sax tenore e i batteristi Warren ‘Trae’ Crudup nelle tracce in studio 1-4 e Chad Taylor nelle tracce 5-7 dal vivo. Il nome della band è ispirato alla costa del Golfo del Mississippi e ai fiumi che la attraversano in cui Stewart ha vissuto la sua infanzia ed è anche una metafora del flusso indeterminato di idee che si sedimentano e che finiscono per dare vita alla musica. Diversamente da alcuni album precedenti, la band si allontana dall’improvvisazione aperta preferendo una forma compositiva con maggiore enfasi sull’acutezza ritmica. Come afferma Stewart nelle note di copertina dell’album: «E’ nel ritmo che lo Spirito si definisce, che il Mistero si rivela». Stewart è il maestro di un groove ampio e profondo che ammortizza e spinge e nelle vesti di leader è capace di mettersi servizio del gruppo. Il trio ha un modo di suonare vagamente colloquiale, con un evidente rispetto condiviso per la musica che secondo Stewart è «radicata nello spirito, nel rispetto per i ritmi africani e punta sempre a quel sentimento naturale». Con tutti originali del bassista, “Unknown Rivers” è quella magica giustapposizione tra suonare con cruda spontaneità senza ma senza mai perdere di vista l’intento e lo scopo della musica.
anche disponibiliemissione del 28 Ottobre 2024