COLEMAN ORNETTE :  THE SHAPE OF JAZZ TO COME (RED VINYL)  (SECOND RECORDS)

“The Shape of Jazz to Come” è stato un album spartiacque nella genesi del jazz d’avanguardia. Questa registrazione ha infranto i concetti tradizionali di armonia jazz, smantellando il ruolo del pianista e l’idea stessa di una successione di accordi concretamente delineata. Le composizioni del disco quasi non hanno una struttura armonica predeterminata e questo concede a Coleman e Don Cherry una libertà senza precedenti e la possibilità di sviluppare le linee melodiche solistiche in qualsiasi direzione indipendentemente da quale possa essere il centro tonale del brano. Questa è la prima volta che Coleman registra con la sezione ritmica composta dal bassista Charlie Haden e dal batterista Billy Higgins. I quattro musicisti erano già stati registrati l’anno precedente dal vivo al Club Hillcrest a Los Angeles, ma in quella occasione c’era Paul Bley al pianoforte e la musica non era libera come quella contenuta in questo album. Sebbene la maggior parte dei critici dell’epoca ritenesse che i concetti musicali espressi da Coleman in “The Shape of Jazz to Come” fossero troppo radicali, col senno di poi si tratta di un lavoro molto più docile e meno impegnativo (per l’ascoltatore) rispetto a molte registrazioni successive dello stesso Coleman o di altri musicisti free jazz.
COLEMAN ORNETTE
THE SHAPE OF JAZZ TO COME (RED VINYL)
SECOND RECORDS - Vinile: SRPDCV 5
“The Shape of Jazz to Come” è stato un album spartiacque nella genesi del jazz d’avanguardia. Questa registrazione ha infranto i concetti tradizionali di armonia jazz, smantellando il ruolo del pianista e l’idea stessa di una successione di accordi concretamente delineata. Le composizioni del disco quasi non hanno una struttura armonica predeterminata e questo concede a Coleman e Don Cherry una libertà senza precedenti e la possibilità di sviluppare le linee melodiche solistiche in qualsiasi direzione indipendentemente da quale possa essere il centro tonale del brano. Questa è la prima volta che Coleman registra con la sezione ritmica composta dal bassista Charlie Haden e dal batterista Billy Higgins. I quattro musicisti erano già stati registrati l’anno precedente dal vivo al Club Hillcrest a Los Angeles, ma in quella occasione c’era Paul Bley al pianoforte e la musica non era libera come quella contenuta in questo album. Sebbene la maggior parte dei critici dell’epoca ritenesse che i concetti musicali espressi da Coleman in “The Shape of Jazz to Come” fossero troppo radicali, col senno di poi si tratta di un lavoro molto più docile e meno impegnativo (per l’ascoltatore) rispetto a molte registrazioni successive dello stesso Coleman o di altri musicisti free jazz.
anche disponibiliemissione del 02 Dicembre 2024