(Elektra) Paul Butterfield (harm, voc); Gene Dinwiddie (ts); Dave Sanborn (as); Keith Johnson (tp); Elvin Bishop (g); Mark Naftalin (keyb); Bugsy Maugh (b, voc); Phil Wlson (Dr) - Registrato nel 1967 da Ray Hagerty. Prodotto da John Court. Quando il virtuoso chitarrista Mike Bloomfield lasciò la Butterfield Blues Band per dare vita alla Electric Flag, molti avevano previsto la fine della formazione di Paul Butterfield. Al contrario la band si ingrandì annettendo anche una sezione fiati che avrebbe arricchito il suo tipico Chicago Blues con sonorità più prettamente jazz. Il posto di Mike Bloomfield venne preso da Elvin Bishop il cui soprannome, Pigboy Crabshaw, venne usato nel titolo del terzo disco della band: “The Resurrection Of Pigboy Crabshaw”. “One More Heartache”, un vero classico del blues rock, apre l’album proponendo al pubblico un ritmo accattivante che è portato avanti dai fiati e dall’armonica a bocca di Butterfield. Si continua con “Driftin' And Driftin'”, pezzo di 9 minuti firmato da Charles Brown, Johnny Moore e Eddie Williams, in cui spicca un brillante assolo di Saborn. Ci sono poi le cover versions di “Born Under a Bad Sign” (B. T. Jones), “Double Trouble” (Otis Rush) e “Drivin’ Wheel” (Roosevelt Sykes), alle quali si aggiungono anche due composizioni di Butterfield, “Run Out of Time” e “Tollin’ Bells”. Con sonorità R&B e suggestioni psichedeliche, “The Resurrection Of Pigboy Crabshaw” ha segnato una nuova stagione della vita artistica della Butterfield Blues Band. |