Album da far girare la testa per l'eclettico Laszlo Hortobagyi e per la sua Gayan Uttejak Orchestra - che prende il nome dalla società di musicisti indu-musulmana fondata nel 1884 da V.N. Bhatkhande e conclusa nel 1917 - nata a Budapest, Ungheria, nel 1980 e fin da allora attiva nel preservare la tradizione musicale orientale raccogliendo un notevole archivio unico in tutta l'Europa dell'est. "Sangeet Novus Sensus" è stata composta da un etnomusicologo proveniente dalla costellazione di Eridano ed è stata registrata grazie ad una sofisticata invenzione dello stesso Hortobagyi che utilizza morfologia PCM associata ad un vecchio analizzatore di spettro FFT e ad un controllore di algoritmi sviluppato da un software di sua creazione... Moduli goa-elettronici, tabla-memesis con topologia a matrice, sequenze di DNA di PCM, orchestrazioni astral-allucinogene in stile industano, campionamenti di sonorità interstellari, frattali geometrici indotti dalla metodologia pitagorica, consapevolezza acustica acido-fosforescente: "Sangeet Novus Sensus" è un vero prana transociale millenario che come spiega Hortobagyi darà inizio ad una nuova era nella storia della musica quando la coscienza umanoide verrà trapiantata in rete e la razza umana deportata nella stratosfera di Giove, quando cioè il significato nascosto di "Sangeet Novus Sensus" diventerà l'incubo etno-sociologico del passato. Musica transociale per la label dei Suns of Arqa, una miscela altamente raccomandabile di dub, trance ed elementi etnici orientali. |
