ENZLBERGER HANNES :  SONGS TO ANYTHING THAT MOVES  (BETWEEN THE LINES)

Il ruolo del bassista jazz è molto cambiato nel corso degli anni: non è più un extra da aggiungere in palcoscenico da quando una serie di bassisti hanno dimostrato le loro qualità di compositori creativi e concettuali. Casa Between The Lines aveva già focalizzato la sua attenzione su due interessanti bassisti, Peter Herbert e John Lindberg di cui ha già pubblicato lavori, ed ora propone il terzo, l'innovativo Hannes Enzlberger, da Vienna, con un esordio che rappresenta una personale esplorazione dell'opera di Carla Bley. Tutto ebbe inizio con l'ascolto del'album Social Studies che catapultò Enzlberger traccia dopo traccia nel cosmo della Bley: le composizioni della pianista non obbediscono alle regole del jazz puro e riescono a suscitare profonde emozioni anche per il modo in cui sono intepretate, in più le varie ensemble della Bley sono sempre composte da musicisti dallo stile estremamente divergente. Songs to Anything That Moves è il risultato di una trasformazione musicale a volte conscia e talvolta inconscia, un album dove tutto scorre con i musicisti alle prese con materiale pre-strutturato a cui dare dimensione e forma potendosi esprimere con la massima creatività. E questo è molto nello spirito di Carla Bley: la vibrazione della Bley resta anche se il quartetto di Enzlberger ha elaborato il proprio particolare sound. Songs to Anything That Moves vede l'innovativo bassista viennese affiancato da Thomas Berghammer (tromba, flicorno), Oskar Aichinger (piano) e Hans Steiner (clarinetto basso).
ENZLBERGER HANNES
SONGS TO ANYTHING THAT MOVES
BETWEEN THE LINES - CD: BTL 22
Il ruolo del bassista jazz è molto cambiato nel corso degli anni: non è più un extra da aggiungere in palcoscenico da quando una serie di bassisti hanno dimostrato le loro qualità di compositori creativi e concettuali. Casa Between The Lines aveva già focalizzato la sua attenzione su due interessanti bassisti, Peter Herbert e John Lindberg di cui ha già pubblicato lavori, ed ora propone il terzo, l'innovativo Hannes Enzlberger, da Vienna, con un esordio che rappresenta una personale esplorazione dell'opera di Carla Bley. Tutto ebbe inizio con l'ascolto del'album "Social Studies" che catapultò Enzlberger traccia dopo traccia nel cosmo della Bley: le composizioni della pianista non obbediscono alle regole del jazz puro e riescono a suscitare profonde emozioni anche per il modo in cui sono intepretate, in più le varie ensemble della Bley sono sempre composte da musicisti dallo stile estremamente divergente. "Songs to Anything That Moves" è il risultato di una trasformazione musicale a volte conscia e talvolta inconscia, un album dove tutto scorre con i musicisti alle prese con materiale pre-strutturato a cui dare dimensione e forma potendosi esprimere con la massima creatività. E questo è molto nello spirito di Carla Bley: la vibrazione della Bley resta anche se il quartetto di Enzlberger ha elaborato il proprio particolare sound. "Songs to Anything That Moves" vede l'innovativo bassista viennese affiancato da Thomas Berghammer (tromba, flicorno), Oskar Aichinger (piano) e Hans Steiner (clarinetto basso).
anche disponibiliemissione del 01 Luglio 2002