Secondo album di Michael Moore per casa Between the Lines che continua il concetto del precedente lavoro "Monitor" anche utilizzando la medesima formazione che vede il clarinettista ed alto sassofonista affiancato da Cor Fuhler (piano, organo Hammond e keyolin - strumento autocostruito che sta a metà strada tra violino e pianoforte) e Tristan Honsinger (violoncello). "Air Street" è una stradina del centro di Londra ed effettivamente l'inizio di questo nuovo album di Moore è molto 'british', con un'introduzione che ricorda melodicamente il gruppo inglese della Penguin Café Orchestra... Il paragone tuttavia si ferma subito visto che la musica di questo trio si differenzia totalmente da quella di qualsiasi altra formazione: "Air Street" è musica da camera assimilabile alla grande tradizione della musica improvvisativa olandese. Sin da quando una serie di musicisti americani si traferirono in Olanda, Michael Moore fa parte del ristretto circuito della avantgarde scene olandese: un virtuoso dell'improvvisazione che ha già dato splendida prova di sé in gruppi come il leggendario Clusone 3 (insieme a Ernst Reijseger e Han Bennink) e che riesce ancora una volta ad impressionarci con le sue idee assolutamente originali e brillanti. Sfortunatamente i Clusone 3 non esistono più, ma il trio di Michael Moore - come egregiamente dimostra "Air Street" - è perfettamente in vita e gode di ottima salute... |
