Dopo l'interessante esordio "Second Brain" che è stato calorosamente accolto dalla critica specializzata, che sperimentava un'inedita miscela di jazz d'avanguardia, post rock e dancefloor elettronico, il quintetto che si cela dietro lo strano pseudonimo di Underkarl, con il secondo album "Freemix" si inoltra decisamente all'interno del mondo del nu jazz, dove l'elettronica dei deejay incontra il jazz di musicisti che suonano davvero. Per trovare le atmosfere più giuste gli Underkarl si sono affidati al tocco magico di una serie di guru dell'elettronica che vanno da Holger Czukay a Mathias Schaffhauser, Digitaljockey, Subsonix, Dj Mahmutdpk, Xaver Fischer, Votbm e Wingold, che trasformano le sonorità urbane di beats funky hip-hop jazz in cellule digitali sonore nella miglior tradizione dell'innovativo pianeta del click'n'cuts. Gli Underkarl miscelano l'elettronica e l'estetica del dancefloor a coinvolgenti ritmi ed a nuovi schemi artistici: ottoni alla Gil Evans revitalizzati dalla lounge, miscelati ad un ottimo sense of humour e mixati dalla crema dei pionieri dell'elettronica. Come scrive di loro il prestigioso Rolling Stone nell'edizione di giugno 2003 "dai tempi di Zappa pochissime band sono riuscite a combinare anarchia e disciplina, melodie coinvolgenti a jazz e nuove musiche in modo così perfetto". |
