ROSEMAN JOSH :  TREATS FOR THE NIGHTWALKER  (ENJA)

mid-price - Josh Roseman (trombone), Peter Apfelbaum (sax, flauto, organo), Barney McAll (tastiere), Ben Monder (chitarra), Jon Maron (basso), Billy Kilson (batteria). Vincitore del poll del 2003 di Down Beat, Josh Roseman è considerato il miglior trombonista della scena jazz: con il suo secondo album Treats for the Nightwalker - che segue l'esordio sempre su Enja Cherry dove apparivano tra gli altri Lester Bowie (in una delle sue ultime registrazioni prima della recente scomparsa), John Medeski e David Fiuczynski - Josh Roseman sfodera il suo funk geniale spaziando tra sonorità epiche e futuristiche con un progetto ambizioso che attinge ad influenze disparate, da Hermeto Pascoal a Squarepusher, da King Tubby a Henry Threadgill: grooves sudati, tirati ben al di là delle loro possibilità e mescolati da remix e post-produzione, che mostrano un'ensemble perfettamente oliata dallo stravagante talento. Da anni uno degli interpreti principali della scena jazz new-yorkese, con Treats for the Nightwalker Josh Roseman, che ha lavorato con John Zorn, Arto Lindsay, Uri Caine Don Byron, David Murray, Sheryl Crow e Steve Coleman, propone rivisitazioni elettroniche per fiati, strumenti a corda ed una pericolosa sezione ritmica che rivelano il suo eclettico punto di vista di dj/compositore e trombonista.
ROSEMAN JOSH
TREATS FOR THE NIGHTWALKER
ENJA - CD: ENJ 94372
mid-price - Josh Roseman (trombone), Peter Apfelbaum (sax, flauto, organo), Barney McAll (tastiere), Ben Monder (chitarra), Jon Maron (basso), Billy Kilson (batteria). Vincitore del poll del 2003 di Down Beat, Josh Roseman è considerato il miglior trombonista della scena jazz: con il suo secondo album "Treats for the Nightwalker" - che segue l'esordio sempre su Enja "Cherry" dove apparivano tra gli altri Lester Bowie (in una delle sue ultime registrazioni prima della recente scomparsa), John Medeski e David Fiuczynski - Josh Roseman sfodera il suo funk geniale spaziando tra sonorità epiche e futuristiche con un progetto ambizioso che attinge ad influenze disparate, da Hermeto Pascoal a Squarepusher, da King Tubby a Henry Threadgill: grooves sudati, tirati ben al di là delle loro possibilità e mescolati da remix e post-produzione, che mostrano un'ensemble perfettamente oliata dallo stravagante talento. Da anni uno degli interpreti principali della scena jazz new-yorkese, con "Treats for the Nightwalker" Josh Roseman, che ha lavorato con John Zorn, Arto Lindsay, Uri Caine Don Byron, David Murray, Sheryl Crow e Steve Coleman, propone rivisitazioni elettroniche per fiati, strumenti a corda ed una pericolosa sezione ritmica che rivelano il suo eclettico punto di vista di dj/compositore e trombonista.
anche disponibiliemissione del 15 Aprile 2004