ABAJI :  NOMAD SPIRIT  (NETWORK)

Dopo il successo internazionale del suo album d'esordio per Network Oriental Voyage e dei suoi acclamati concerti in Europa e nord America, il trovatore beduino Abaji continua il suo percorso musicale con le nuove tracce di Nomad Spirit, un album che pulsa delle profonde emozioni del blues del Sahara e che evidenzia il suo poliedrico background multiculturale. Questo nomade musicale miscela le sue radici libanesi, siriane, armene, turche e greche con incredibile virtuosismo e proprio come un nomade Abaji conserva distintamente nelle sue musiche la traccia delle sue origini. Ma oltre agli strumenti tradizionali Abaji propone anche le sonorità degli strumenti musicali da lui stessi creati, come lo speciale sitar che, suonato con l'archetto, diventa una specie di violino orientale. Questa volta, con Nomad Spirit Abaji non viaggia da solo ma è accompagnato con sensibilità ed empatia dal magico percussionista indiano Ramesh Shotham, dal virtuoso interprete dell'oud Majid Bekkas, marocchino, e dal leggendario maestro del flauto duduk armeno Djivan Gasparyan. I nomadi sono come uccelli che migrano al tramonto: il futuro davanti a loro è strettamente collegato al loro passato. Niente di più vero per i musicisti nomadi che hanno realizzato questo splendido album. Best seller.
ABAJI
NOMAD SPIRIT
NETWORK - CD: NET 28686
Dopo il successo internazionale del suo album d'esordio per Network "Oriental Voyage" e dei suoi acclamati concerti in Europa e nord America, il trovatore beduino Abaji continua il suo percorso musicale con le nuove tracce di "Nomad Spirit", un album che pulsa delle profonde emozioni del blues del Sahara e che evidenzia il suo poliedrico background multiculturale. Questo nomade musicale miscela le sue radici libanesi, siriane, armene, turche e greche con incredibile virtuosismo e proprio come un nomade Abaji conserva distintamente nelle sue musiche la traccia delle sue origini. Ma oltre agli strumenti tradizionali Abaji propone anche le sonorità degli strumenti musicali da lui stessi creati, come lo speciale sitar che, suonato con l'archetto, diventa una specie di violino orientale. Questa volta, con "Nomad Spirit" Abaji non viaggia da solo ma è accompagnato con sensibilità ed empatia dal magico percussionista indiano Ramesh Shotham, dal virtuoso interprete dell'oud Majid Bekkas, marocchino, e dal leggendario maestro del flauto duduk armeno Djivan Gasparyan. I nomadi sono come uccelli che migrano al tramonto: il futuro davanti a loro è strettamente collegato al loro passato. Niente di più vero per i musicisti nomadi che hanno realizzato questo splendido album. Best seller.
anche disponibiliemissione del 15 Settembre 2005