Nel mondo di hip hop e rap non ci sono regole, ovvero ci sono alcune regole ma è d'obbligo non rispettarne altre. Ghostface Killah non ha regole: la sua missione è devastare le regole ed è esattamente quello che fa nel suo "Live in New York City", registrato nella Big Apple nell'ottobre del 2005. Un album dalla qualità sonora ineguagliabile che spazia tra il meglio del periodo da solista in cui ha pubblicato i successi "Ironman" e "Supreme Clientele" e nuovi brani tra cui una versione ancora poco più che abbozzata di "Be Easy" appena pubblicata nel suo nuovo album di studio "Fishcale". Membro del fortunato collettivo hip hop Wu-Tang Clan, Ghostface Killah (nato Dennis Coles a New York nel 1970), come gli altri amici del Clan, dopo il grande successo del gruppo degli inizi degli anni '90 ha intrapreso una carriera solistica che è divenuta quella di maggior successo commerciale e di critica di ciascuno dei membri del gruppo. Agli inizi della carriera Ghostface Killah indossava una maschera che gli copriva il volto durante gli spettacoli ed in tutte le foto promozionali, non volendo rivelare la sua vera identità perché, si dice, fosse ricercato dalla polizia. Ovviamente Ghostface non poteva affrontare il palcoscenico new-yorkese senza una nutrita schiera di illustri ospiti, come si conviene nel pianeta hip hop, tra cui Masta Killa, GZA, Killah Priest, Capadonna, Trife da God ed altri, regalandoci uno dei migliori album live di hip hop pubblicati negli ultimi anni. |
