Xu Pingxin ha iniziato a suonare lo yangqin (il dulcimer cinese) quando aveva sei anni; nel settembre del 1974 è entrato in conservatorio come unico studente di yangqin ed una volta terminati gli studi è stato assunto in qualità di professore. La fiorente carriera di questo interprete che ha toccato il suo apice nel 1993 quando Xu Pingxin ha rappresentato la Cina al grande congresso di dulcimer in Ungheria, lo ha fatto conoscere in tutto il mondo. Oggi Pingxin vive in Canada ed è il più richiesto tra i musicisti di dulcimer fuori della Cina, l'unico ad aver davvero fatto conoscere questo strumento al grande pubblico. Lo yangqin, letteralmente 'strumento straniero' è un dulcimer con la cassa di risonanza a forma di trapezio composta da 140 corde tese sopra quattro o cinque colonne di ponti. Per suonarlo lo si appoggia solitamente su un sostegno di legno e lo si percuote con un martelletto in bambù. Arrivato in Cina dal medioriente passando per l'Asia centrale durante il tardo periodo Ming, lo yangqin è imparentato con il santur, il tradizionale dulcimer diffuso nei paesi arbai ed in India. "Master of the Chinese Dulcimer" rende omaggio al maestro Xu Pingxin che per l'occasione interpreta brani lirici e mistici tratti dal ricco repertorio della musica tradizionale cinese. Le melodie dolci e raffinate del dulcimer cinese hanno la stessa eleganza delle calligrafie che decorano le facciate dei templi e la stessa armonia dell'antica arte del feng shui: "Master of the Chinese Dulcimer" è l'album perfetto per intraprendere un lungo viaggio alla scoperta della tradizione musicale cinese. |
