La musica tradizionale indiana è strettamente legata alla mitologia ed alla religione: nel più antico libro di scritture sacre della tradizione indù, i Veda, si parla diffusamente di questa arte. In "Ananda" la celebre musicista Krishna Chakravarty combina raga (melodie) e tala (ritmi) per dare vita ad una ricca varietà di meravigliosi affreschi musicali, interpretati con sapiente maestria. L'album propone il tradizionale raga della sera "Pancham-malkauns", composizione di sublime bellezza, insieme al più vivace raga "Mishrapahari", basato sui toni popolari delle regioni collinari indiane. Il sitar è indubbiamente lo strumento indiano a corda più conosciuto in occidente: si pensa che sia stato importato in India dalla Persia ed il suo nome deriva probabilmente dal termine persiano seh-tar che letteralmente significa sei corde. Tradizionalmente il sitar è accompagnato da tabla, tamburo a due teste, e tampura, liuto a quattro corde. Krishna Chakravarty è una rarità tra i musicisti indiani: è una delle poche interpreti di sitar ad essere stata riconosciuta maestra nella propria disciplina. Allieva dell'impareggiabile Ravi Shankar sin dal 1971, la Chakravarty ha fatto concerti ed insegnato in tutto il mondo: nel palazzo reale del Nepal, nei festival austriaci di musica classica e nelle più prestigiose università americane. Krishna Chakravarty è conosciuta per l'amore e la dedizione che investe nella musica: "Ananda" rispecchia la struggente espressività, la profonda passionalità e la ricchezza artistica di questa straordinaria interprete. |
